Stella del 2014: Andrej Kramarić
venerdì 26 dicembre 2014
Intro articolo
Nome caldo della prossima finestra di mercato, l'attaccante dell'HNK Rijeka, Andrej Kramarić, in autunno ha segnato a raffica in tutte le competizioni. Solo Cristiano Ronaldo è riuscito a fare meglio di lui.
Contenuti top media
Corpo articolo
Solo Cristiano Ronaldo potrebbe vantarsi di aver fatto più gol di Andrej Kramarić dell'HNK Rijeka in questa stagione (2014/15). Adesso le aspettative nei confronti dell'attaccante per l'anno nuovo sono molto alte.
2014 in breve
Nel 2013 lascia il GNK Dinamo Zagreb per accasarsi con il Rijeka, e subito si mette in mostra segnando gol a ripetizione. Nel mese di ottobre, in una partita valida per la Coppa croata, Kramarić segna ben otto reti. Nella primavera 2014 l'attaccante croato continua a mettere la palla in rete con continuità: sono otto le marcature in 14 partite della massima serie e altre due in coppa, anche se nella doppia finale vinta contro la Dinamo rimane a secco. Dopo aver compiuto 23 anni a giugno, Kramarić in autunno stupisce tutti alzando la propria media realizzativa: segna 21 reti in 17 partite del campionato croato, cinque nella fase a gironi di UEFA Europa League, e due nelle prime quattro partite con la nazionale maggiore. Non è un caso che nel mese di dicembre venga nominato giocatore dell'anno del campionato croato.
La fortuna aiuta gli audaci
Giocatore incredibilmente prolifico con le giovanili della Dinamo Zagreb e uno dei pilastri della Croazia a livello di Under, Kramarić sembrava essersi imposto nel calcio maggiore durante il prestito all'NK Lokomotiva Zagreb nelle stagioni 2011/12 e 2012/13. In quelle due stagioni, infatti, sono 20 le marcature in 45 partite. Nonostante l'incredibile prolificità, l'attaccante croato non riesce a conquistarsi una maglia da titolare con la squadra che ne detiene il cartellino, così nell'agosto 2013 viene ceduto alla Dinamo. Una decisione troppo affrettata col senno di poi.
La ribalta internazionale
Il commissario tecnico della Croazia, Niko Kovač, non perde molto tempo a convocarlo dopo le dieci reti nelle prime sette partite del campionato 2014/15, e il 4 settembre lo fa debuttare in amichevole contro Cipro. In quella partita confeziona l'assist per il 2-0 e si guadagna i complimenti della stampa nazionale. L'ultimo arrivato gioca come un veterano e segna due reti nelle prime due partite internazionali con punti pesanti in palio - contro Malta e Azerbaijan nelle qualificazioni EURO. "È un vero e proprio attaccante di razza", spiega Kovač, che lo paragona all'icona del calcio croato Davor Šuker.
La scorpacciata col Feyenoord
Considerato il livello degli avversari con cui aveva segnato in nazionale, Kramarić non viene esaltato più di tanto a livello europeo, ma la tripletta nella vittoria per 3-1 in UEFA Europa League contro il Feyenoord gli permette di imporsi nella ribalta europea, finendo sui taccuini degli osservatori delle più importanti squadre europee. "A fine gara ho preso il pallone e l'ho fatto firmare da tutti i miei compagni - ha raccontato a UEFA.com -, poi ho conservato la maglia che starà accanto a quella del mio debutto con la nazionale croata. Ho ricevuto tantissimi messaggi di congratulazioni, mi servirebbe un giorno intero per rispondere a tutti".
La caccia all'uomo comincia
Kramarić mette in mostra tutte le sue qualità di cinismo e tempismo segnando cinque reti nel 6-0 in campionato contro la Lokomotiva a novembre, e il mercato si fa sempre più bollente con squadre come Bayer 04 Leverkusen, Tottenham Hotspur FC e Chelsea FC in lizza per aggiudicarsi le sue prestazoni. "Sono in un momento di forma strepitoso, segno praticamente in ogni partita, ma arriveranno momenti bui, periodi dove non segnerò molto". Considerata la pioggia di gol dell'autunno, le ultime tre partite del 2014 senza gol fanno già parlare di crisi.
Prossimo passo
Con il Rijeka fuori dalla UEFA Europa League, Kramarić sarà senza alcun dubbio il nome caldo della prossima finestra di mercato. È un sogno a occhi aperti, ma Kramarić non sembra essere stupito più di tanto da questo stato di grazia. "Non è uno scenario da sogno perché ho sempre creduto in me stesso. Ho sempre pensato di poter raggiungere questo stato di forma che sto vivendo. Sono davvero felice ma questo non è l'apice per me. Voglio fare di più. Sto lavorando duramente e sono certo di poter migliorare ancora".