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Accordi sulle dispute, confermati i princìpi

FPF

La UEFA ha confermato il numero minimo di calciatori cresciuti localmente che deve figurare nelle liste A dei club a cui è stato imposto un massimo di 21 o 22 elementi in vista delle competizioni UEFA per club di questa stagione.

Sono stati trovati accordi per i nove club che non avevano i requisiti stabiliti per il pareggio di bilancio
Sono stati trovati accordi per i nove club che non avevano i requisiti stabiliti per il pareggio di bilancio ©UEFA

Venerdì 16 maggio sono stati definiti gli accordi di composizione delle dispute con i nove club che hanno mancato di rispettare i requisiti di pareggio dei conti previsti dal Regolamento del Fair Play Finanziario UEFA (FFP). In merito alle disposizioni degli accordi sul numero di calciatori da inserire nella lista A in vista delle competizioni UEFA per club 2014/15, il Panel Emergency UEFA, riunitosi a Lisbona venerdì 23 maggio, aveva già confermato quanto segue:

• qualora un club avesse diritto a iscrivere un massimo di 21 giocatori nella lista A, il numero minimo di posti riservato esclusivamente a 'calciatori cresciuti localmente' sarà di cinque elementi anziché otto, di cui un massimo di quattro 'cresciuto nella federazione'; e, inoltre

• qualora un club avesse diritto a iscrivere un numero massimo di 22 calciatori nella lista A, il numero minimo di posti riservato esclusivamente a 'calciatori cresciuti localmente' sarà di sei elementi anziché otto, di cui un massimo di quattro 'cresciuti nella federazione'.

I nove club che hanno sottoscritto gli accordi saranno oggetto di monitoraggio, e in caso di mancato rispetto dei termini dell'accordo saranno deferiti automaticamente al Collegio Consultivo della Commissione Controllo Finanziario dei Club (CFCB) come disposto dall'Articolo 15(4) delle regole procedurali della CFCB.

La UEFA conferma inoltre che non è stata richiesta alcuna revisione degli accordi di composizione, né dalle parti direttamente coinvolte né dal presidente della CFCB.

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