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Serie A: le rivelazioni del 2013/14

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Giovani talenti, bomber e promesse del calcio italiano: la redazione di UEFA.com ha selezionato undici giocatori che hanno particolarmente sorpreso nel corso della stagione 2013/14.

Serie A: le rivelazioni del 2013/14 ©Getty Images

Bomber di razza, giovani promesse e stelle 'made in Italy': la redazione italiana di UEFA.com ha scelto, ruolo per ruolo, le undici 'rivelazioni' della stagione 2013/14 di Serie A. 

Gettato nella mischia a febbraio, Simone Scuffet ha mostrato fin dall’esordio una sorprendente sicurezza tra i pali e doti fuori dal comune nonostante i 17 anni di età. Troppo presto per illustri paragoni, che però non sono mancati, ma l’estremo difensore lanciato da Francesco Guidolin all’Udinese Calcio sembra avere un brillante futuro davanti. 

Sulla fascia destra ha impressionato a tal punto che gli sono bastate poche partite per suscitare l’interesse di prestigiosi club di Serie A. Battuto sul fil di lana Šime Vrsaljko, anche lui protagonista di una grande stagione con il Genoa CFC, l'Under 21 svizzero Silvan Widmer ha messo in mostra tutte le sue qualità alla prima stagione in Italia: corsa, agilità, senso della posizione e duttilità le sue armi migliori. Sulla corsia opposta non può mancare il prezioso contributo di Matteo Darmian, che ha offerto un rendimento costante per tutte le 37 gare in cui è stato impiegato dal tecnico Giampiero Ventura al Torino FC. Una grande stagione che il Ct dell'Italia Cesare Prandelli ha giustamente premiato. 

Al centro della difesa domina Leandro Castán, consacratosi con l’arrivo di Rudi Garcia sulla panchina dell’AS Roma. Colonna portante della retroguardia insieme a Mehdi Benatia, il brasiliano è stato blindato fino al 2018 dal club giallorosso al termine della stagione. L'altro centrale di difesa è Thomas Heurtaux che ha saputo garantire solidità e compattezza alla difesa dell’Udinese: grande fisicità, il centrale ha fatto vedere anche un invidiabile ‘killer instinct’ di fronte alla porta (4 gol in 30 partite).

Chiavi del centrocampo affidate a Daniele Baselli. Prodotto del vivaio dell’Atalanta BC, il 22 enne si è conquistato un posto da titolare a Bergamo nella sua stagione d’esordio in Serie A. Intelligenza tattica, visione di gioco e tecnica cristallina i punti di forza di uno dei talenti più cristallini del calcio italiano. Al suo fianco Roberto Soriano dell’UC Sampdoria. Centrocampista centrale con spiccate doti offensive, l’Under 21 azzurro si è espresso ad alti livelli dall’arrivo di Siniša Mihajlović in blucerchiato. Ben cinque i gol segnati in 29 partite questa stagione.

Dietro all'unico attaccante, tre stelline che hanno entusiasmato questa stagione. Juan Iturbe è la scommessa vinta dall’Hellas Verona FC, tra i protagonisti della grande stagione della squadra allenata da Andrea Mandorlini, arrivata a un passo dall’Europa. Otto reti e quattro assist la dicono lunga sulle potenzialità dell'argentino. Italiano DOC invece Domenico Berardi. Se il Sassuolo Calcio si è salvato, gran parte del merito va attribuito ai suoi 16 gol, più di un terzo rispetto a quelli segnati complessivamente dalla sua squadra. Intanto a Roma, sponda biancoceleste, ci si domanda ancora come l'FC Barcelona abbia potuto lasciarsi scappare un giovane dal talento di Keita Baldé. Classe 1995, lo spagnolo ha segnato sei gol in tutte le competizioni, regalando lampi di genio in una stagione piuttosto opaca per la SS Lazio.

Capocannoniere con 22 gol, in attacco la vera sorpresa della Serie A si chiama Ciro Immobile. Reduce da una stagione deludente al Genoa CFC, il giovane partenopeo sfodera un’annata memorabile al Torino. Segna al volo, di testa, di piede, di tacco. E’ definitivamente pronto per il grande salto, Prandelli incrocia le dita.

La formazione (4-2-3-1): Scuffet; Widmer, Heurtaux, Castan, Darmian; Baselli, Soriano; Iturbe, Berardi, Keita; Immobile. 

Questa selezione è frutto di un sondaggio all'interno della redazione italiana di UEFA.com e non rappresenta il punto di vista della UEFA.