Festa Juventus, pari all'Olimpico
lunedì 5 maggio 2014
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Nei Monday Night, i Bianconeri festeggiano il terzo Scudetto consecutivo conquistando la 18esima vittoria su 18 partite casalinghe: l'Atalanta si arrende 1-0, segna l'ex Padoin. La sfida tra Lazio e Verona finisce 3-3.
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La Juventus festeggia il terzo scudetto consecutivo, il trentesimo della sua storia, conquistando la diciottesima vittoria su diciotto partite casalinghe. Nel Monday Night della 36esima giornata di Serie A, i campioni d’Italia superano 1-0 l’Atalanta BC con un gol dell’ex Simone Padoin, mentre nell’altra sfida la S.S. Lazio riacciuffa in extremis l’Hellas Verona FC e pareggia 3-3, risultato che probabilmente pregiudica le speranze di entrambe le squadre di qualificarsi alla UEFA Europa League.
Già certa del titolo domenica pomeriggio, dopo la sconfitta dell’AS Roma sul campo dell’Atalanta BC, la squadra di Antonio Conte fa ancora una volta bottino pieno allo Juventus Stadium, riscattandosi dall’eliminazione in UEFA Europa League contro l’SL Benfica. Nel primo tempo, Stephan Lichtsteiner salva il risultato con una perfetta chiusura su Giacomo Bonaventura, mentre dalla parte opposta Andrea Consigli compie un miracolo sul colpo di testa di Pablo Daniel Osvaldo.
Nella ripresa lo stesso attaccante italo-argentino, dopo due conclusioni pericolose di Fabio Quagliarella e Paul Pogba, si divora un gol incredibile a due passi dalla porta avversaria, mentre Consigli si supera successivamente prima su Quagliarella e poi su Pogba. Al 72’ i Bianconeri sbloccano il risultato, con un destro a incrociare di Padoin, che trova il classico gol dell’ex.
Nel finale Marco Storari si oppone alla conclusione di Daniele Baselli e la squadra di Conte incamera l’ennesimo successo. La Juventus sale a quota 96 punti, uno in meno dell’FC Internazionale Milano dei record di Roberto Mancini e con il traguardo dei 100 punti ancora nel mirino.
All’Olimpico il Verona di Andrea Mandorlini parte forte e sfiora il gol prima con Luca Toni, che sbaglia a tu per tu con Etrit Berisha, e poi con Marquinho. Così alla mezzora sono i padroni di casa a colpire. Con un contropiede da manuale, Stefano Mauri serve nello spazio Antonio Candreva, l’assist per Keita Baldé Diao è perfetto e il giovane strappato alla Cantera del FC Barcelona non sbaglia. Il vantaggio dura però sette minuti, perché un rasoterra millimetrico di Marquinho – ex giocatore dell’AS Roma – porta al pareggio.
Nella ripresa Vangelis Moras prima salva sulla linea su un colpo di testa di Mauri, poi va vicinissimo al gol con un imperioso stacco. Senad Lulić riporta quindi avanti la Lazio, controllando di testa e calciando di prima intenzione dopo il pressing di Keita: per il bosniaco è il settimo gol in campionato. Anche in questo caso il Verona pareggia quasi immediatamente, con Juan Iturbe, servito da Jacopo Sala.
Non solo, gli Scaligeri perfezionano la rimonta con Rômulo, che mette dentro sotto misura sul cross di Emil Halfredsson, complice la distrazione della difesa di casa. La squadra di Edoardo Reja resta addirittura in dieci per l’espulsione di Lulić, ma in dieci, nel recupero, Miroslav Klose conquista un rigore per la spinta di Michelangelo Albertazzi, a sua volta espulso: Mauri si fa respingere il rigore da Rafael, ma mette dentro sulla respinta.