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Montella sfida il passato, Garcia guarda al futuro

Il tecnico della Fiorentina non ha mai battuto la Roma - in cui fu grande sul campo - nella sua carriera da allenatore. "Forse perché le voglio ancora bene", ha scherzato, mentre Rudi Garcia vuole tre punti per continuare a sognare.

Vincenzo Montella non ha mai battuto la Roma nella sua carriera da allenatore
Vincenzo Montella non ha mai battuto la Roma nella sua carriera da allenatore ©Getty Images

Tutte le gare di Serie A della 34esima giornata si disputeranno di sabato viste le festività pasquali e il piatto forte sarà il dessert, con la sfida tra ACF Fiorentina e Roma a chiudere in bellezza nel posticipo serale.

Sfida calda, quella dello Stadio Artemio Franchi: la Roma, inchiodata a -8 dalla Juventus capolista, dovrà provare a guadagnare terreno sui Bianconeri per giocarsi le residue chance di Scudetto, mentre la Fiorentina è a caccia di punti preziosi per consolidare il quarto posto e rintuzzare l'avanzata delle pretendenti all'Europa, FC Internazionale Milano su tutte. Ma la partita di Firenze sarà anche una sorta di resa dei conti tra Vincenzo Montella e una larga fetta del suo passato.

L'Aeroplanino ha militato per diverse stagioni in giallorosso durante i suoi anni da giocatore, vincendo anche uno Scudetto, e vanta inoltre un'esperienza da traghettatore sulla panchina capitolina, dove di fatto è cominciata la sua carriera da allenatore. Ci sarà dunque spazio per l'amarcord e per la nostalgia, ma solo fino al fischio di inizio.

"Se non ho mai battuto la Roma da quando alleno è perché forse le voglio ancora bene - ha scherzato Montella in conferenza stampa -. Spesso però si è trattato di partite spettacolari e ripercorrendole con la memoria posso dire che in molti casi non avremmo mieritato di perdere".

Per sfatare il tabù, il tecnico viola ha in mente una ricetta semplice ed efficace: "Dovremo giocare senza rinunciare alla nostra identità, anche se la Roma con le sue caratteristiche potrebbe andarci a nozze. Loro hanno una rosa di altissimo livello, soprattutto in attacco, ma con qualche infortunio in meno e la possibilità di giocare una sola volta a settimana credo che il divario in classifica tra le due squadre sarebbe minore. Noi proveremo a vincere, ma senza snaturarci".

Obiettivo tre punti, naturalmente, anche per Rudi Garcia. Il tecnico giallorosso sa che la trasferta toscana segna di fatto il crocevia della stagione: perdere altri punti nei confronti della Juve significherebbe alzare bandiera bianca nella corsa al titolo, ma l'allenatore francese sa bene che di fronte la sua squadra si troverà un'avversaria non facile da domare.

"Domani si sfideranno due squadre che amano il bel calcio e speriamo che sia un bello spettacolo - ha dichiarato Garcia -. Apprezzo il modo in cui la Fiorentina scende in campo, ha una mentalità europea, e sarà proprio l'atteggiamento delle due formazioni a garantire che sarà una bella partita. I presupposti ci sono tutti".

Lo spettacolo, tuttavia, è solo il mezzo attraverso cui Garcia insegue il suo fine ultimo, ovvero la vittoria: "Andremo a Firenze per vincere. Sappiamo che  si tratta di un campo difficile, ma vogliamo allungare ad otto gare la nostra striscia di vittorie consecutive. La nostra ambizione sono i tre punti, il resto non ci interessa".

Vincere, dunque, per mantenere accesa l'ultima fiammella di speranza in chiave Scudetto. "A inizio stagione avrei firmato per il secondo posto - ha ammesso il tecnico giallorosso -. Il campionato, però, non è chiuso e ci saranno altre quattro gare per provare a ottenere il massimo. La Juve è prima, è vero, ma si scoprirà come andrà a finire solo partita dopo partita. Ne riparleremo sabato, dopo la sfida contro i Viola".