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La marcia in più della Juve

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Fuori dalla UEFA Champions League e dalla Coppa Italia, la Juventus ha una marcia in più in campionato e la vittoria per 3-1 contro l'Inter fa inorgoglire Conte: "Le mie squadre si impongono", ha detto.

La marcia in più della Juve
La marcia in più della Juve ©Getty Images

Fuori dalla UEFA Champions League e dalla Coppa Italia, la Juventus sembra avere una marcia in più in campionato e supera senza troppa fatica anche l'ostacolo FC Internazionale Milano - la vittoria per 3-1 a Torino fa inorgoglire Antonio Conte: "Le mie squadre si impongono", ha detto. "E’ sempre meglio giocare attaccando che fare una partita aspettando dietro la linea".

Con la partita della AS Roma contro il Parma FC che è stata rinviata per impraticabilità del campo, la Juventus sapeva che una vittoria l'avrebbe portata a 9 punti di vantaggio in vetta alla Serie A e non si è fatta scappare l'occasione. A sbloccare ci ha pensato Stephan Lichtsteiner con un assist 'al bacio' di Andrea Pirlo, poi il raddoppio poco dopo l'intervallo di Giorgio Chiellini e infine Arturo Vidal.

La rete nel finale del difensore nerazzurro Rolando non è stata influente, ma tanto è bastato a Conte per "fare il matto", come lui stesso ha detto. "Il gol subito che poteva riaprire la partita. Ho fatto il matto perché la tensione va tenuta fino alla fine, basta un golletto fortuito per rimettere in gioco alcune situazioni".

Con l'SSC Napoli, terzo, battuto 3-0 dall'Atalanta BC, e la ACF Fiorentina al quarto posto superata 1-0 dal Cagliari Calcio, le cose forse non potevano andare meglio per i Bianconeri in questo finesettimana, ma il tecnico bianconero non vuole fare troppi complimenti ai suoi: "Siamo la squadra che ha fatto più gol, abbiamo il miglior attacco: ne abbiamo fatti tre ma potevamo farne altri".

Il perfezionismo è di casa a Torino, con Chiellini che dopo aver gioito per la rete segnata - "Mi fa molto piacere, perché è sempre bello segnare contro l'Inter in una partita così importante" - striglia la squadra per la rete subita: "Deve comunque servirci di lezione perché non è la prima volta che quando stacchiamo la spina rischiamo di riaprire gare già vinte e in futuro non dovrà più accadere".