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Aleksander Čeferin

Presidente
Il Presidente UEFA Aleksander Čeferin
Il Presidente UEFA Aleksander Čeferin ©UEFA

Aleksander Čeferin è nato a Lubiana, Slovenia, il 13 ottobre 1967.

Laureato alla facoltà di legge di Lubiana, ha lavorato nello studio legale di famiglia e si è specializzato nel rappresentare atleti professionisti e società sportive. Nel 2006 è stato nominato direttore dello studio.

Nel 2011 è stato eletto presidente della Federcalcio slovena, mentre nel 2015 è stato rieletto. Inoltre è stato vicepresidente del Comitato Legale UEFA e membro del Comitato Disciplinare FIFA dal 2011 al 2016.

Il 14 settembre 2016, al 12º Congresso Straordinario UEFA di Atene, Čeferin è stato eletto settimo presidente UEFA, diventando automaticamente vicepresidente FIFA.

Il signor Čeferin è entrato in carica con una visione chiara per il futuro, che si è focalizzata su un'ulteriore protezione, promozione e sviluppo del calcio europeo, mettendo in primo piano questo sport e salvaguardando i suoi interessi. Si è impegnato a lavorare per l'unità e il dialogo tra la comunità europea del calcio, rafforzando la cooperazione con tutti i principali stakeholder del gioco e potenziando le associazioni nazionali per lo svolgimento di un ruolo più importante nella creazione di programmi e progetti.

La nuova era, secondo il Presidente UEFA, sarebbe un'era di "stabilità, speranza, equilibrio e amicizia". Una UEFA che guarda al futuro, ha sottolineato, che sia pro-attiva, muovendosi con i tempi e guidando attraverso l'esempio.

Una serie di riforme di buon governo proposte dal signor Čeferin sono state approvate dai membri delle federazioni UEFA in occasione del Congresso Ordinario di Helsinki nell'aprile del 2017 - riforme volte a rafforzare la UEFA nei prossimi anni.

Le riforme hanno previsto l'introduzione di limiti di durata per i membri del Presidente UEFA e del Comitato Esecutivo, a condizione che i candidati alla (ri)-elezione del Comitato Esecutivo debbano svolgere un proprio incarico attivo (presidente, vicepresidente, segretario generale o amministratore delegato) nella rispettiva associazione nazionale, e l'ancoraggio di una buona governance e di un'etica negli Statuti UEFA.

Aleksander Čeferin ha perseguito una politica di dialogo e di consultazione con importanti stakeholder - club, leghe e sindacati dei giocatori - per il benessere complessivo del gioco. Le riforme approvate a Helsinki hanno incluso anche la concessione di due posizioni a pieno titolo presso il Comitato Esecutivo UEFA a rappresentanti dell'European Club Association (ECA), organismo rappresentativo dei club europei.

Un’altra priorità è stata la lotta contro le combine, vero pericolo per l’integrità del calcio. Per concretizzare il manifesto di integrità del presidente, la UEFA ha creato un nuovo organismo attraverso cui l’amministrazione si occuperà di tutelare il calcio e che comprende unità disciplinari, antidoping e di integrità.

Il presidente Čeferin ha annunciato di voler rafforzare il fair play finanziario per garantire la stabilità economica e il benessere del calcio europeo, portando avanti un sistema di successo in vigore dal 2009. Inoltre, ha dichiarato fermamente che la UEFA deve essere un organo di “fair play sociale” capace di promuovere il rispetto, la diversità e l’inclusione, dimostrandosi intollerante al razzismo, al sessismo, all’omofobia o a qualsiasi altra forma di discriminazione.

Il presidente UEFA ha ribadito l’impegno totale a favorire ulteriormente la grande crescita del calcio femminile, occupandosi al tempo stesso del calcio di base e ascoltando il parere dei tifosi, da lui considerati la linfa vitale di questo sport.