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Parziale chiusura stadi Olympiacos e Zenit

Disciplinare

La Commissione Disciplinare e di Controllo UEFA ha annunciato sanzioni contro Zenit e Olympiacos in seguito ai fatti avvenuti alla Giornata 6 di UEFA Champions League.

Lo Zenit dovrà osservare una parziale chiusura dello Stadion Petrovski in occasione della prossima gara interna nelle competizioni UEFA
Lo Zenit dovrà osservare una parziale chiusura dello Stadion Petrovski in occasione della prossima gara interna nelle competizioni UEFA ©Getty Images

La Commissione Disciplinare e di Controllo UEFA (CDB) ha preso le seguenti decisioni in merito ai recenti episodi accaduti nelle seguenti gare di UEFA Champions League:

Olympiacos FC - RSC Anderlecht, Gruppo C di UEFA Champions League, 10 dicembre 2013

L'Olympiacos è stato sanzionato per il comportamento razzista dei propri tifosi (Articolo 14 dei Regolamenti Disciplinari UEFA), organizzazione deficitaria (Articolo 33 (4) dei Regolamenti di Sicurezza UEFA), accensione di fumogeni (Articolo 16 RD) e utilizzo di laser (Articolo 16 RD). Verrà attuata una parziale chiusura dell'impianto del club greco - il primo anello della tribuna nord - per la prossima gara interna nelle competizioni UEFA per club. All'Olympiacos è inoltre stata comminata una multa da 30.000 euro.

FK Austria Wien - FC Zenit, Gruppo G di UEFA Champions League, 11 dicembre 2013

Lo Zenit è stato sanzionato per il comportamento razzista dei propri tifosi, più esplicitamente per l'esposizione di uno striscione (Articolo 14 RD), per l'accensione e il lancio di fumogeni (Articolo 16 (2) RD) e per disturbo agli spettatori (Articolo 16 RD).

Verrà attuata una parziale chiusura dell'impianto del club russo - più esplicitamente la zona che ospita gli ultras - per la prossima gara interna nelle competizioni UEFA per club. Allo Zenit è inoltre stata comminata una multa da40.000 euro.

Entrambi i club potranno ricorrere in appello contro tali decisioni entro tre giorni dalla ricezione del verdetto in forma scritta.

La lotta contro il razzismo è in cima alle priorità della UEFA. L'organo di governo del calcio europeo persegue una politica di tolleranza zero nei confronti del razzismo e di ogni forma di discriminazione in campo e sugli spalti. Qualsiasi forma di comportamento razzista è considerata una grave violazione del regolamento disciplinare ed è punita con la massima severità. A seguito dell'entrata in vigore del nuovo regolamento disciplinare in data 1 giugno 2013, la lotta contro la condotta razzista è salita di livello, prevedendo l'applicazione di sanzioni più severe come deterrente contro ogni forma di comportamento di questo genere.

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