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Milan, bentornato Kakà!

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Nonostante l'amaro pareggio per 1-1 contro la Lazio, il Milan si gode un ritrovato Kakà, capace di emozionare ancora una volta San Siro con una fantastica prodezza: "Tornare a segnare a San Siro è speciale", ammette il brasiliano.

Milan, bentornato Kakà!
Milan, bentornato Kakà! ©Getty Images

Perdersi per ritrovarsi, la storia di Kakà non è altro che una fiaba ancora da scrivere e raccontare, la conclusione può attendere. I più scettici, convinti che la parabola del brasiliano fosse inesorabilmente tramontata dopo quattro malinconiche stagioni al Real Madrid CF, sono stati prontamente smentiti dalla classe senza tempo del fantasista capace ancora una volta di illuminare ed emozionare San Siro in una serata amara per il popolo rossonero.

Se l'operazione rilancio del Milan sbatte e si eclissa sul colpo di testa di Michaël Ciani al 27' della ripresa, Massimiliano Allegri può comunque trarre conforto dalla brillante performance del brasiliano, tornato ad incantare San Siro con una prodezza che ha riportato i milanista ai tempi che furono, quelli di un Kakà irrestistibile. 1613 i giorni trascorsi dal suo ultimo acuto in maglia rossonera, da quando il 31 maggio 2009 bucava la porta della ACF Fiorentina e regalava l'ultima perla ai rossoneri.

"Tornare a segnare a San Siro è speciale, sono contento per il gol meno per il risultato - ha ammesso il 31enne -. E' stato un gol molto bello, però mi dispiace per il risultato finale. Ci sono degli errori che commettiamo che ci fanno perdere le partite, dobbiamo essere più attenti, dobbiamo stare concentrati per 90 minuti".

Si traveste da leader, lo fa con il silenzio di un campione che nei momenti bui ha ritrovato la forza di rialzarsi e non ha mai smesso di voler imparare, con l'umiltà di un bambino. "Questo ruolo io me lo sono conquistato. Quando arrivai a Milanello, cercavo di imparare dai veterani: li guardavo e li imitavo nei comportamenti. Ora sono i ragazzi più giovani che possono guardare me: è la legge del tempo, è una cosa naturale. Sento la responsabilità", ha detto Kakà, che con i rossoneri ha vinto una UEFA Champions League nel 2006/07, oltre a uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, due Supercoppe UEFA e un Mondiale per Club.

Dodici punti in classifica e quindici dalla vetta, troppo pochi i primi, un abisso da colmare i secondi. Ma con un Kakà in più qualche soddisfazione il Milan potrebbe certamente togliersela, a partire dalla sfida di sabato contro i Viola. "E' un valore aggiunto per il Milan sia sotto il piano tecnico che morale, è un esempio importante per i giovani che devono seguire il suo esempio per migliorare e per crescere - ha detto il tecnico Massimiliano Allegri -. Da quando è tornato si sta allenando alla grande tutti i giorni, è un campione, umile ed equilibrato La Fiorentina arriverà [a San Siro] arrabbiata, cercherà di vincere perchè, come noi, loro sanno di essere in ritardo".

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