Emozioni a non finire in Premijer liga
lunedì 28 ottobre 2013
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L'avvincente testa a testa tra Borac e Sarajevo nel campionato 2013/14 potrebbe essere l'antipasto perfetto per i mondiali del prossimo anno in Brasile, primo appuntamento internazionale per la Bosnia-Erzegovina.
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Anche se il campionato locale sta compiendo sacrifici per favorire il cammino della Bosnia-Erzegovina in Coppa del Mondo FIFA 2014, le variazioni al calendario non hanno fatto che aumentare le emozioni.
Normalmente, il girone di andata si concluderebbe dopo 15 giornate, ma poiché la Federcalcio della Bosnia-Erzegovina (NFSBiH) ha imposto la fine del campionato al 15 maggio, per dare alla nazionale la possibilità di prepararsi per il suo primo mondiale, la pausa invernale arriverà solo il 30 novembre, dopo la 19ª giornata.
Dopo 13 partite, l'FK Borac Banja Luka è in testa alla classifica con due punti di vantaggio sull'FK Sarajevo, mentre HŠK Zrinjski, FK Željezničar (campione in carica), FK Olimpik Sarajevo e NK Široki Brijeg inseguono a poche lunghezze. All'ultima giornata, il Borac ha perso 1-0 contro FK Zvijezda e il Sarajevo ha battuto l'FK Vitez per 2-0.
Il Borac, campione nel 2010/11, sa di avere una possibilità per riconquistare il titolo, ma il tecnico Dragan Jović spera che la squadra possa reggere la pressione. "È un autunno molto interessante - commenta -. Al momento siamo in testa, ma vincere il campionato sarà difficile, anche se ne abbiamo le potenzialità".
Le ambizioni del Borac dipenderanno anche dai risultati di Sarajevo e Željezničar, che alla prossima giornata si sfidano nel 102esimo derby. Entrambe le squadre hanno totalizzato 30 vittorie ciascuna nella stracittadina, con 41 pareggi. Sarà una grande occasione per lo Željezničar, il cui tecnico Amar Osim ha ceduto le redini all'assistente Hajrudin Djurbuzović a inizio stagione.
"Non è facile sostituire Amar Osim, ma lo Željeznicar deve lottare per difendere il titolo - commenta Djurbuzović, 57 anni -. Dopo il derby conosceremo meglio i nostri obiettivi". Il tecnico avversario Husref Musemić, per contro, pensa solo a battere i vicini di casa. "Stiamo giocando bene; contro lo Željezničar non sarà facile, ma abbiamo le qualità per batterlo".
Dunque, si preannuncia una battaglia all'ultimo respiro in Bosnia-Erzegovina, con un campionato avvincente che potrebbe essere l'antipasto perfetto per i mondiali del prossimo anno in Brasile.