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Rispettare la diversità

Anti razzismo

La UEFA ha rivolto un appello a rispettare la diversità e ha sottolineato la necessità dell'integrazione sociale nel calcio in occasione dell'inaugurazione di una mostra organizzata dal Parlamento Europeo.

Il membro del Comitato esecutivo UEFA Michael van Praag durante l'evento dedicato alla Diversità di Salisburgo. Accanto a lui il direttore esecutivo di FARE Piara Powar.
Il membro del Comitato esecutivo UEFA Michael van Praag durante l'evento dedicato alla Diversità di Salisburgo. Accanto a lui il direttore esecutivo di FARE Piara Powar. ©UEFA.com

La UEFA ha rivolto un appello a rispettare la diversità nel calcio in occasione di un evento organizzato dal Parlamento Europeo a Strasburgo.

Il membro del Comitato Esecutivo UEFA Michael van Praag, che è anche presidente della federcalcio olandese (KNVB), ha illustrato la campagna Respect della UEFA sottolineando la determinazione dell'organo calcistico a liberare il calcio dalla piaga del razzismo e dell'intolleranza in occasione dell'inaugurazione della mostra “United in Diversity”, che si concentra sulla lotta alla discriminazione e sul raggiungimento dell'integrazione sociale nello sport e attraverso di esso. La mostra è organizzata dagli Amici del Calcio del Parlamento Europeo in collaborazione con la UEFA.

“Parlare dell'importanza della diversità mi offre l'occasione di parlare della campagna Respect della UEFA – ha dichiarato Van Praag -. L'iniziativa sulla responsabilità sociale UEFA è stata lanciata dal Presidente della UEFA durante UEFA EURO 2008 in Austria e Svizzera evolvendosi in un programma sostenibile che affronta alcuni temi sociali chiave di interesse dell'Unione”.

“La campagna Respect della UEFA è un rinnovato impegno a contrastare ogni forma di discriminazione, quindi Respect Diversity; a migliorare l'accesso per i fan con disabilità, quindi Respect Inclusion; a promuovere la salute attraverso uno stile di vita attivo, quindi Respect Health; a curare il dialogo con i tifosi, quindi Respect Fan culture”.

Van Praag ha dichiarato che estirpare la discriminazione razziale - “un fenomeno profondamente radicato nelle società europee e nel calcio europeo” - è un progetto affascinante, mentre “cercare di aumentare il rispetto nei confronti della diversità è forse un progetto più realistico”.

“La nostra ambizione è usare la popolarità del calcio europeo per aumentare il rispetto verso la diversità non soltanto dentro e intorno al calcio, ma nella società europea nel suo complesso”.

Van Praag ha sottolineato che il calcio, essendo lo sport più popolare del mondo, è lo specchio della società in cui cresce, riflettendone i valori ma anche i pregiudizi, le paure e i sospetti. Le persone sono spesso soggette a discriminazioni basate su idee, credi, genere e preferenze sessuali. Ha sottolineato che il calcio ha il dovere di diffondere valori che aiutano la società a comprendere la necessità della diversità.

“Respect” è una campagna che punta a contrastare – termine appropriato anche in ambito calcistico – il fenomeno della discriminazione, che spesso affligge il nostro sport – ha continuato il presidente della KNVB -. Il calcio non tollera alcuna forma di discriminazione, sia essa razziale, culturale, religiosa, sessista o omofobica”.

“Essendo spesso più aperto alla diversità rispetto al resto della società, è più facile compiere progressi nel calcio che in altri campi sociali. E essendo il calcio lo sport più popolare d'Europa, siamo legittimanti a sperare che l'esempio che dà avrà ripercussioni positive sulla società in cui viviamo”.