Mercoledì in musica sull'asse Roma-Napoli
giovedì 26 settembre 2013
Intro articolo
Se nella capitale i tifosi giallorossi stanno festeggiando il primato in classifica intonando Roma Capoccia, quelli del Napoli, probabilmente, sono ancora impegnati a chiedersi Dove sta Zazà.
Contenuti top media
Corpo articolo
AS Roma e SSC Napoli ripassano il loro repertorio musicale dopo il primo turno infrasettimanale di campionato, sebbene l'umore delle due tifoserie sia agli antipodi.
Se i Giallorossi hanno infilato la quinta vittoria consecutiva in altrettante giornate di campionato imponendosi 2-0 in casa dell'UC Sampdoria e confermandosi così primi in classifica a punteggio pieno, non altrettanto bene è andata ai partenopei, fermati sull'1-1 al San Paolo dal fanalino di coda US Sassuolo Calcio. Un pari che è costato la vetta alla squadra di Rafael Benítez.
Non sorprende, pertanto, che nella capitale l'atmosfera sia quella delle grandi occasioni. Mai in passato la Roma aveva inanellato cinque successi di fila in avvio di stagione e ora è lecito sognare in grande. Colonna sonora di questo magic moment, non può che essere "Roma Capoccia", classico senza tempo di Antonello Venditti, naturalmente tifosissimo giallorosso.
E "Quanto sei bella Roma quann'è sera", lo avranno pensato in tanti dopo aver visto la squadra in azione contro la Sampdoria mercoledì, primo fra tutti il tecnico Rudi Garcia.
"Sono molto felice per le cinque vittorie - ha dichiarato il 49enne allenatore francese a fine gara -. Quello che mi interessa, però, non è entrare nella storia adesso, ma a fine stagione". Idee chiare dunque per il tecnico, che punta al bersaglio grosso, ovvero lo Scudetto.
"E' presto per fare bilanci, ma hon a disposizione un gruppo fantastico e questo è importante per il futuro. Finora abbiamo conquistato quindici punti giocando tre volte fuori casa e per noi è veramente una bella cosa. E questa sera, probabilmente, abbiamo disputato il miglior primo tempo della stagione".
Parole che fanno sognare, quelle di Garcia, che dopo aver regalato ai tifosi della Roma un successo nel derby che mancava da due anni e mezzo e una striscia-record di successi in avvio di stagione sembra intenzionato a giocarsela fino in fondo per il titolo. "Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui", chioserebbe Venditti.
Se a Roma si canta, a Napoli tutti si stanno ancora chiedendo "Dove sta Zazà". O meglio, Simone Zaza. L'attaccante 22enne ha dato un dispiacere ai tifosi partenopei, firmando con un siluro da posizione defilata il gol che ha permesso al Sassuolo di centrare un pari decisamente insperato alla vigilia.Un colpo alla Zlatan Ibrahimović, per intenderci.
Al di là dell'episodio, tuttavia, è stata la prestazione complessiva del Napoli a non essere stata all'altezza delle precedenti, come ammesso dallo stesso Benitez. "Giocando ogni tre giorni è normale avere qualche calo", ha ammesso il tecnico spagnolo.
"Non abbiamo fatto bene in campo e non abbiamo controllato gli spazi. quando eravamo senza palla ci è mancato equilibrio, mentre in fase di possesso non abbiamo espresso la velocità necessaria per far male. Fino ad oggi la squadra aveva sempre giocato bene, stasera invece abbiamo avuto qualche problema", ha proseguito l'allenatore del Napoli nella sua lucida disamina.
La battuta d'arresto non è certo irrimediabile, ci mancherebbe, ma lo smacco rimane. E mentre i tifosi continuano a cercare Zazà (o Zaza?), non si può che ragionare sulle coincidenze. Come il fatto che la versione più celebre del brano sia stata quella eseguita dalla romanissima e compianta Gabriella Ferri; oppure che a fermare la marcia del Napoli sia stato il Sassuolo allenato (guarda un po'...) dall'ex romanista Eusebio Di Francesco. Che altro dire? Musica, maestro...