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All'Italia non basta Insigne

Italia - Argentina 1-2
Nell'amichevole dell'Olimpico in onore di Papa Francesco, gli Azzurri si arrendono all'Argentina: segnano Higuaín e Banega, dimezza lo svantaggio il folletto del Napoli.

Lorenzo Insigne ha firmato l'unico gol azzurro contro l'Argentina
Lorenzo Insigne ha firmato l'unico gol azzurro contro l'Argentina ©Getty Images

Italia-Argentina 1-2
L’Italia conferma la sua idiosincrasia alle amichevoli e si inchina all’Argentina nella sfida in onore di Papa Francesco. Allo Stadio Olimpico di Roma, gli Azzurri si arrendono 2-1 all’Albiceleste: i gol di Gonzalo Higuaín ed Éver Banega stendono la nazionale di Cesare Prandelli, alla quale non basta il gol di Lorenzo Insigne a un quarto d’ora dalla fine.

Di fronte a un’ottima cornice di pubblico – 41.639 spettatori – i vice campioni d’Europa sono stati per larghi tratti in difficoltà al cospetto dell’Argentina, che ha messo in mostra un Higuaín in forma super. L’Italia è uscita nella parte finale dei due tempi, ma non è bastato: l’ultima vittoria contro l’Albiceleste risale ormai al lontano 1987, 26 anni fa.

Orfane delle stelle Mario Balotelli e Lionel Messi, le due nazionali si presentano comunque in campo con due moduli a trazione anteriore. Prandelli presenta Emanuele Giaccherini e Antonio Candreva in appoggio al terminale offensivo Pablo Daniel Osvaldo, mentre Daniele De Rossi è schierato centrale in una difesa a quattro priva dell’infortunato Andrea Barzagli. L’Argentina propone Higuaín e Rodrigo Palacio come tandem offensivo, con Erik Lamela e Ángel di María "guastatori" sulle fasce.

I sudamericani partono meglio degli Azzurri. Dopo tre minuti Palacio scarica all’indietro per Lucas Biglia, il neo giocatore della S.S. Lazio prova il sinistro che Gianluigi Buffon blocca. L’Italia risponde con una grande azione di De Rossi, che percorre trenta metri di campo palla al piede e verticalizza per il compagno di club Osvaldo: Mariano Andújar è tempestivo a fermare in uscita l’italo-argentino.

La nazionale guidata da Alejandro Sabella, quando attacca, fa male. Palacio semina il panico in area di rigore, il suo cross pesca Di María ma al giocatore del Real Madrid CF manca lo spunto vincente. Poi, dopo una punizione altissima di Candreva, l’Argentina passa in vantaggio. De Rossi sbaglia un disimpegno e serve Lamela, il "Coco" scarica per Gonzalo Higuaín che si accentra e scaglia un destro che non dà scampo a Buffon.

La squadra di Prandelli reagisce nel finale del primo tempo, ma Claudio Marchisio – smarcato sotto porta – manca l’impatto sul bel cross di Candreva. Un minuto prima dell’intervallo è però l’Albiceleste a sfiorare il raddoppio, ma sull’assist Di María, leggermente sporcato da De Rossi, Palacio calcia alto in spaccata.

Nella ripresa Prandelli cambia. Fuori Riccardo Montolivo, Candreva e Marchisio, dentro Alberto Aquilani, Insigne e Alessandro Florenzi; nell’Argentina, invece, Éver Banega rimpiazza Lamela. E dopo quattro minuti è proprio il giocatore del Valencia CF, servito da Higuaín, a finalizzare alla perfezione una ripartenza e realizzare il 2-0 per gli ospiti.

Il Ct azzurro getta nella mischia anche Alessandro Diamanti, che rileva Giaccherini, mentre Buffon, tra gli applausi, lascia il posto a Federico Marchetti. Il portiere della Lazio è subito chiamato a un doppio intervento, sul cross di Palacio e il successivo tentativo di Higuaín; dalla parte opposta è Diamanti a centrare una clamorosa traversa con una bellissima punizione, mentre il successivo gol di Aquilani è annullato per fuorigioco.

Al 76’, però, dopo due chance per Giorgio Chiellini e Osvaldo, i vice campioni d’Europa tornano in partita. Lo stesso Osvaldo tiene vivo un pallone al limite dell’area e Insigne lascia partire un bellissimo tiro a giro che si insacca alla sinistra di Andújar. L’Olimpico si galvanizza, ma è Marchetti a compiere le parate più difficili su Di María e Ricky Alvarez, mentre l’Italia va vicina al gol con Insigne e Florenzi.

Ora l’obiettivo si sposta sulle sfide di settembre contro Bulgaria e Repubblica Ceca, che potrebbero avvicinare la nazionale di Prandelli alla qualificazione alla Coppa del Mondo FIFA in Brasile.

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