Panico e Bartoli masticano amaro
domenica 21 luglio 2013
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"Abbiamo tirato poco in porta e abbiamo sbagliato le ripartenze", dice il capitano dell'Italia a UEFA.com dopo la sconfitta contro la Germania nei quarti. Il difensore si rammarica per il gol subìto su palla inattiva.
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Tanta amarezza. E’ quella che traspare dalle parole di Patrizia Panico, capitana di un’Italia che neanche stavolta è riuscita ad avere la meglio sulla Germania e conquistare la semifinale di UEFA Women’s EURO.
Dopo la sconfitta di misura alla Växjö Arena, la giocatrice con più presenze nella storia della nazionale ammette che probabilmente la qualificazione delle tedesche è giusta, vista la scarsa incisività offensiva delle Azzurre, mentre Elisa Bartoli si rammarica per il gol subito sugli sviluppi di una palla inattiva.
Le Azzurre hanno iniziato il torneo con un pari senza gol contro la Finlandia, per poi battere la Danimarca 2-1 e perdere per 3-1 contro le padrone di casa della Svezia. Nei quarti, nonostante una buona prestazione soprattutto in fase difensiva, l'ostacolo Germania si è dimostrato ancora una volta troppo difficile da superare.
Patrizia Panico, attaccante e capitano Italia
Forse è anche giusto così, visto che abbiamo tirato pochissimo in porta. Ci hanno fatto come al solito un gol stupido, perché noi prendiamo gol solo così: nel primo tempo forse siamo state un po’ più cattive, però abbiamo sbagliato le ripartenze. Quando potevamo colpire, non siamo state in grado.
Se loro siano state brave dietro è anche difficile dirlo, perché in porta non ci siamo quasi mai arrivate. Siamo state secondo me poco brave, soprattutto nel riconquistare palla e a ripartire. Abbiamo perso tutte le ripartenze, le abbiamo perse tutte nella nostra metà campo e in avanti non ci siamo proprio mai arrivate nel secondo tempo. In un paio di occasioni abbiamo sbagliato il cross, invece la Germania anche nel secondo tempo ha portato tante giocatrici in area di rigore e alla fine è giusto così.
Sì, è una delusione maggiore visto che la Germania non era quella di quattro anni fa ma alla fine voglio vedere in casa mia: evidentemente se non siamo riuscite a vincere contro questa Germania, anche noi non siamo questo grande squadrone. Arrivare al passaggio del turno è comunque un buon risultato. E’ chiaro che comunque non è un risultato eccezionale, è lo stesso che abbiamo avuto quattro anni fa dove pensavamo di essere un pochino più brave. Abbiamo ripreso la Germania un’altra volta ai quarti e loro alla fine per un gol si dimostrano sempre migliori di noi. Per quello che mi riguarda è stato un Europeo di sacrificio.
Il mio rapporto con l’azzurro? Non lo so, adesso dovrò smaltire un po’ questa “arrabbiatura”. Poi penserò al mio futuro, al mio futuro nel club. E in quello nel calcio: ho 38 anni e potrei anche smettere con tutto.
Elisa Bartoli, difensore Italia
Quando si gioca, si cerca di vincere e di lottare alla fine è solo uno ad avere la meglio. Purtroppo abbiamo subìto noi, anche se comunque abbiamo disputato una buona partita e cercato di pressarle alte, perché sapevamo che se le aspettavamo nella nostra metà campo ci avrebbero messo in difficoltà. Purtroppo abbiamo subito un gol su calcio d’angolo, essendo loro fisicamente più forti la preoccupazione era proprio sulle palle inattive. Purtroppo è arrivato il gol proprio su corner e non abbiamo potuto farci niente. C’è stata una mischia: abbiamo cercato di mandarla via, ma la palla è arrivata a loro, anzi l’ho anche toccata io e l’ho messa all’angolino. Purtroppo è andata. Non ci posso fare nulla. Abbiamo cercato di reagire, ma niente
Nel primo tempo abbiamo retto bene, abbiamo anche avuto la palla gol per il pareggio e abbiamo colpito la traversa. Nel secondo forse abbiamo subito un po’ di più, ma abbiamo sempre cercato di recuperare questa partita. Non ci sono state occasioni eclatanti da parte della Germania secondo me, giusto su corner e punizioni. Ma quello lo avevamo messo in conto. Per il resto abbiamo giocato bene, anche se purtroppo abbiamo subito un gol su calcio d’angolo.
Io sinceramente non mi aspettavo neanche di essere qui, quindi addirittura di giocare tre partite…devo ringraziare il mister che ha avuto fiducia e spero che dando il mio massimo un po’ di soddisfazioni se le sia tolte. In generale l’obiettivo erano i quarti, ci siamo arrivate. Potevamo secondo me cercare di arrivare più in alto, ma non ci siamo riuscite purtroppo.