La Germania ferma ancora l’Italia
domenica 21 luglio 2013
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Italia-Germania 0-1
Come quattro anni fa, il sogno delle Azzurre si infrange ai quarti contro le campionesse: decide Laudehr nel primo tempo, mercoledì le tedesche sfideranno la Svezia.
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Come quattro fa in Finlandia, si infrangono contro la Germania le speranze dell’Italia di raggiungere la semifinale di UEFA Women’s EURO. Alla Växjö Arena, le campionesse in carica si rialzano dopo il ko a sorpresa contro la Norvegia e piegano 1-0 le Azzurre con un gol nel primo tempo di Simone Laudehr.
Sarà dunque la squadra di Silvia Neid, vincitrice di sette delle ultime otto edizioni dell’Europeo, a sfidare mercoledì la Svezia padrona di casa per un posto in finale. La nazionale di Antonio Cabrini si presentava a questi quarti di finale con grande fiducia, sia per le prestazioni offerte nel girone sia per la fine dell’imbattibilità delle tedesche, che nella competizione durava da 17 anni e 59 partite. Le è stato però fatale un gol su palla inattiva in mischia, complice la deviazione di Elisa Bartoli.
Il Ct recupera Elisa Camporese e ripropone la stessa squadra schierata all’esordio contro la Finlandia: capitan Patrizia Panico e Melania Gabbiadini ritrovano così il loro posto nel terzetto offensivo, rispetto alla gara con la Svezia cambiano sette titolari. Nella Germania, Neid lascia in panchina Dzsenifer Marozsán e cambia per tre undicesimi la formazione sconfitta dalla Norvegia: fuori anche Melanie Leupolz e Luisa Wensing, dentro Anja Mittag, Jennifer Cramer e Lena Goessling.
Le Azzurre partono bene e si rendono subito pericolose con una punizione di Camporese deviata dalla barriera tedesca. Le campionesse in carica, però, quando spingono fanno male. Due colpi di testa, il primo di Mittag su calcio piazzato di Goessling, il secondo di Laudehr sull’affondo sulla destra di Célia Okoyino Da Mbabi, mettono i brividi a Chiara Marchitelli ma non inquadrano lo specchio.
Al 26’ la Germania sblocca il risultato. Su un corner battuto da Goessling, Laudehr riesce ad andare alla conclusione in un’area di rigore affollatissima: la deviazione di Bartoli mette fuori causa Marchitelli. L’Italia non ci sta e reagisce. Panico tocca bene di tacco sul tiro dalla bandierina di Camporese, Leonie Maier è apposta sulla linea e sventa la minaccia; poco dopo è la stessa Camporese a svettare benissimo sul cross di Gabbiadini, ma il suo colpo di testa termina alto di un soffio.
Le ragazze di Neid ci provano con un colpo di testa di Okoyino Da Mbabi, dopo un’ottima combinazione tra Laudehr e Kessler, che termina alto; la squadra di Cabrini risponde con un sinistro di Daniela Stracchi, su cui Nadine Angerer fa buona guardia. Inizia la ripresa e il Ct delle Azzurre getta nella mischia Sandy Iannella al posto di Camporese: Alice Parisi ci prova subito con un bel destro al volo, che tuttavia non ha fortuna.
La Germania si affida a Marozsán, la grande esclusa, che rileva Mittag: il numero 10 delle tedesche ci prova con un tiro a giro che termina lontano dalla porta di Marchitelli, in precedenza brava su un’uscita bassa. Poi è Cecilia Salvai che commette un errore in area di rigore e per poco non consente a Laudehr di raddoppiare, ma il centrale Azzurro rimedia alla sua leggerezza e riesce ad allontanare.
Le campionesse in carica cercano il raddoppio ma Lena Lotzen sciupa una buona chance; dalla parte opposta è Iannella a difettare di reattività su un cross interessante proveniente dalla sinistra. L’Italia ci prova ma dà l’impressione di non essere molto convinta, mentre Marchitelli si supera su un bolide da fuori ancora di Marozsán.
Cabrini si affida prima a Federica Di Criscio e poi a Ilaria Mauro, ma la Germania non molla, continua a premere e all'84' colpisce prima un legno con Lauhder, poi la traversa con Kessler, sfortunata su una magistrale punizione dal limite dell'area. Finisce qui, con rammarico ma anche con la consapevolezza di aver lottato fino alla fine, l'avventura delle Azzurre in Svezia.