L’Italia si inchina alla Svezia ma passa
martedì 16 luglio 2013
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Svezia-Italia 3-1
Le Azzurre rimediano la prima sconfitta ma si qualificano come seconde del Gruppo A: le padrone di casa a segno con l’autorete di Manieri e i gol di Schelin e Öqvist, Gabbiadini rende meno amaro il ko.
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L’Italia tiene testa per un tempo alla Svezia ma si inchina alle padrone di casa: all’Örjans vall la nazionale di Pia Sundhage vince 3-1 e conquista qualificazione e primato nel Gruppo A di UEFA Women’s EURO. Vanno avanti anche le Azzurre, seconde nel raggruppamento grazie al pareggio della Danimarca con la Finlandia.
Alla squadra di Antonio Cabrini serviva un successo per finire in testa al raggruppamento e restare ad Halmstad per i quarti di finale. L’Italia, in una formazione inedita, è riuscita ad andare all’intervallo sullo 0-0 ma nella ripresa è stata trafitta dalle quotate avversarie: ha sbloccato il risultato un’autorete di Raffaella Manieri, prima che Lotta Schelin e Josefine Öqvist arrotondassero il risultato; solo per le statistiche il gol di Melania Gabbiadini a dodici minuti dalla fine. Le Azzurre si spostano ora a Växjö per i quarti di finale, dove domenica affronteranno la seconda del Gruppo B.
Cabrini spiazza tutti e fa massiccio ricorso al turn-over. Cambiano sei giocatrici rispetto alla Danimarca, davanti le stelle Patrizia Panico e Gabbiadini lasciano spazio a Ilario Mauro e Cristiana Girelli; fuori anche Elisa Bartoli, Cecilia Salvai, Alessia Tuttino e Daniela Stracchi, al loro posto Sara Gama, Giorgia Motta, Paola Brumana e Martina Rosucci. Nella Svezia è regolarmente al suo posto Kosovare Asslani, in dubbio alla vigilia, mentre Lisa Dahlkvist e Jessica Samuelsson rimpiazzano Lina Nilsson e Sofia Jakobson rispetto all’undici anti-Finlandia.
Trascinate da un pubblico calorosissimo, le ragazze di Sundhage partono subito all’attacco. Dopo due minuti Öqvist mette un pallone pericolosissimo al centro, che Roberta D’Adda – questa sera capitano – è brava a spazzare. Sara Thunebro ci prova su punizione da lontano ma la sua mira è imprecisa, mentre al 9’ Marie Hammarström impatta bene il cross di Öqvist ma non trova lo specchio della porta.
L’Italia fatica a tenere il pallone in zona offensiva, Mauro e Girelli si prodigano ma la difesa svedese riesce facilmente ad avere il sopravvento. Al 18’ Manieri, schierata al centro della difesa, esce male su un cross di Thunebro, Asslani addomestica il pallone e calcia in porta, ma Chiara Marchitelli è pronta. Il portiere Azzurro si ripete sulla conclusione di Dahlkvist, deviata in tuffo, e sul capitano avversario Schelin, fermata in uscita.
Si va all’intervallo sullo 0-0 e a inizio ripresa la Svezia si ripresenta in campo con Therese Sjögran al posto di Asslani, in imperfette condizioni fisiche. La mossa porta subito frutto perché dopo due minuti la nuova entrata, servita da Schelin, prova il cross da dentro l’area per una compagna: la deviazione di Manieri mette fuori causa Marchitelli e fa esplodere il pubblico dell’Örjans vall.
Se era stata sfortunata nell’occasione dell’1-0, la squadra di Cabrini commette un’ingenuità in occasione del raddoppio delle padrone di casa: le Azzurre si addormentano su un rinvio di Marchitelli e consentono a Schelin di involarsi verso la loro porta. Per il capitano è un gioco da ragazzi mettere a sedere il numero 12 avversario e depositare di sinistro nella porta sguarnita.
Non basta, perché dopo otto minuti arriva addirittura il terzo gol con Öqvist, che fa centro di piatto destro dopo un’altra devastante azione di Schelin. Dopo aver inserito Giulia Domenichetti per Girelli, Cabrini getta nella mischia anche Gabbiadini e Panico, che rimpiazzano Mauro e Brumana: la numero 9 Azzurra diventa così la giocatrice con più presenze nella storia a UEFA Women’s EURO, tra qualificazioni e fase finale.
L’Italia acquisisce peso offensivo e, dopo qualche buona chance, trova il gol della bandiera con Gabbiadini di testa, sugli sviluppi di una punizione di Manieri. Ma davanti ai 7.288 tifosi di Halmstad, è la Svezia a festeggiare vittoria e primato.