Congresso approva risoluzione contro razzismo
giovedì 23 maggio 2013
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Durante il XXXVII Congresso Ordinario UEFA di Londra, la UEFA e le sue federazioni membro hanno rilasciato una risoluzione che sottolinea l'impegno del calcio europeo nel combattere il razzismo.
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La UEFA e le sue 53 federazioni affiliate hanno rilasciato una risoluzione che enfatizza la determinazione del calcio europeo nell'eliminare il razzismo dal calcio.
La risoluzione, intitolata 'Il calcio europeo contro il razzismo', è stata approvata durante il XXXVII Congresso Ordinario UEFA di venerdì a Londra: la UEFA e le federazioni affiliate si impegnano a debellare il razzismo dal calcio. Si invitano gli allenatori e i calciatori ad offrire il loro pieno contributo alla campagna, e si chiede agli arbitri di sospendere o perfino cancellare una partita in caso di incidenti razzisti. Secondo una linea di tolleranza zero contro il razzismo, sono richieste severe sanzioni contro dirigenti, giocatori e tifosi colpevoli di comportamenti razzisti.
Questa è l’ultima azione intrapresa dal calcio contro il razzismo. A marzo, il Consiglio Strategico del Calcio Professionistico (PFSC), che comprende la confederazione delle federazioni nazionali (UEFA), i club (ECA), le leghe (EPFL) e i giocatori (FIFPro Division Europe) avevano adottato all’unanimità un documento condiviso con l’obiettivo di combattere razzismo e descriminazioni.
La risoluzione del Congresso è stata ratificata dal Comitato Esecutivo UEFA durante le riunione di questa settimana a Londra. Il Comitato Esecutivo ha anche dato semaforo verde al regolamento disciplinare UEFA per la stagione 2013/14, che è stato cambiato per includere sanzioni più severe contro il razzismo.
"E' chiaro che le federazioni affiliate alla UEFA e altri portatori di interessi della famiglia calcistica pensano all'unanimità che si debba fare di più per contrastare questo problema – e UEFA assumerà il comando nell'azione rivolta a sradicare il razzismo dal calcio tramite questa risoluzione", ha detto il Segretario Generale UEFA Gianni Infantino.
"Crediamo fortemente che le nostre azioni si faranno sentire di più rispetto alle parole, e contiamo sulle federazioni affiliate alla UEFA non solo per sostenere questa risoluzione, ma per implementarla nella sua attuazione. Questa è una questione davvero importante … e credo di parlare a nome di tutti noi quando dico che è davvero ora di mettere fine al razzismo una volta per tutte
La risoluzione adottata durante il XXXVII Congresso Ordinario UEFA:
• Gli Statuti UEFA indicano come obiettivo prioritario la promozione del calcio in tutta Europa in uno spirito di pace, comprensione, fair-play e senza alcuna forma di discriminazione.
• Allo stesso modo, gli 11 valori fondamentali della UEFA contengono un impegno affinché la UEFA adotti una politica della tolleranza zero in materia di razzismo.
• Tali valori dichiarano che il calcio deve dare il buon esempio. Il calcio unisce le persone e prescinde dalla diversità. Quindi il rispetto è un principio chiave del gioco.
• In questa prospettiva, il calcio europeo è fermamente unito nel suo credo che il razzismo e altre forme di discriminazione debbano essere eliminate dal calcio, una volta per tutte.
• La UEFA e le sue federazioni membro si impegnano con la presente a raddoppiare i propri sforzi per sradicare il razzismo dal calcio. Si devono applicare sanzioni più severe per qualsiasi forma di comportamento razzista che danneggi il gioco.
• Gli arbitri dovranno fermare, sospendere o perfino annullare una partita in caso di incidenti ispirati da considerazioni razziste. Seguendo le linee guida UEFA articolate in tre fasi, una partita sarà innanzitutto fermata e verrà diffuso un avvertimento al pubblico. In secondo luogo, la partita sarà sospesa per un periodo di tempo. In terzo luogo, qualora il comportamento razzista perduri, la partita verrà annullata, previo coordinamento con il personale incaricato della sicurezza. In tal caso la squadra responsabile di tali comportamenti perderà l'incontro.
• Qualsiasi giocatore o funzionario di una squadra che venga ritenuto responsabile di comportamenti razzisti dovrà essere sospeso per almeno dieci partite (o un periodo equivalente per i rappresentanti del club).
• Qualora i tifosi di un club o di una squadra nazionale si rendano protagonisti di comportamenti razzisti essi dovranno essere puniti (alla prima infrazione) con una chiusura parziale della porzione dello stadio interessata dall’episodio incriminato. Alla seconda infrazione, saranno puniti con la chiusura totale dello stadio, oltre che con una sanzione pecuniaria. Inoltre le autorità nazionali competenti dovranno vietare l’accesso a partite future ai tifosi resisi responsabili di comportamenti azzisti.
• I club e le federazioni nazionali devono avviare programmi di sensibilizzazione per contrastare il razzismo e dovranno attuare pienamente il piano di lotta al razzismo in dieci punti. Inoltre, le sanzioni disciplinari per comportamenti razzisti dovranno essere accompagnate da campagne di sensibilizzazione, rispetto alle quali le organizzazioni anti-razzismo potranno essere di grande aiuto. L’educazione aiuterà ad affrontare il problema, sia nel calcio sia nella società civile.
• I giocatori e gli allenatori dovranno svolgere un ruolo di primo piano nella lotta al razzismo. Prendete una chiara posizione contro il razzismo: fa parte del vostro dovere verso il calcio.
• La UEFA si impegna pienamente nei confronti di queste politiche sanzionatorie e di sensibilizzazione e tutte le federazioni nazionali si impegnano, a loro volta, a favorirne l’adozione in relazione alle manifestazioni nazionali di cui siano responsabili. Il calcio è leadership, sia dentro che fuori dal campo. Il calcio europeo è unito contro il razzismo. Mettiamo la parola fine al razzismo. Adesso.