Man City ko, il Wigan è nella storia
sabato 11 maggio 2013
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A Wembley, la squadra di Martínez batte 1-0 quella di Mancini - grande favorita della vigilia - e conquista la sua prima FA Cup: decide un gol nel recupero di Ben Watson, entrato dalla panchina.
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Con un gol nel recupero di Ben Watson, il Wigan Athletic FC batte di misura il favoritissimo Manchester City FC a Wembley e conquista per la prima volta nella sua storia la FA Cup, emulando l’impresa del Wimbledon FC nel 1988.
La squadra Roberto Martínez si scrolla di dosso i panni dell’outsider per lunghi tratti della sfida giocata a Londra. Entrambe le formazioni pressano alto e si rendono pericolose, ma al 91’ è Watson – entrato dalla panchina – a sferrare il colpo del ko, con un imperioso colpo di testa sugli sviluppi del corner battuto da Shaun Maloney dopo che la squadra di Roberto Mancini era rimasta in dieci per l’espulsione dell’argentino Pablo Zabaleta.
Il Manchester City viene quasi premiato per la supremazia iniziale, ma il portiere spagnolo dei Latics, Joel Robles, si salva con la punta delle dita sul tentativo di Yaya Touré. Il Wigan, ancora invischiato nella lotta per la retrocessione in Premier League, mostra un po’ di apprensione nella fase iniziale, ma riesce rapidamente a riorganizzarsi e alzare il baricentro, riacquistando fiducia. Arouna Koné regala un ottimo assist a Callum McManaman, che dopo un bel taglio calcia di sinistro ma spedisce a lato di pochi centimetri. I Latics sembrano controllare il match, finchè lo spagnolo David Silva non mette con un’invenzione Carlos Tévez davanti a Joel: il portiere spagnolo vince comunque il duello con l’Apache argentino.
McManaman ha un’altra buona occasione ma è fermato da Zabaleta, mentre allo scadere del primo tempo Samir Nasri chiama ancora una volta agli straordinari l’estremo difensore dei Latics con un tiro veneloso dai 25 metri.
Il Manchester City sembra rientrare dagli spogliatoi con nuove energie, ma è Shaun Maloney a colpire la traversa a 13 minuti dalla fine. Il corso della finale cambia però quando Zabaleta rimedia la seconda ammonizione per un fallo sull’indemoniato McManaman e viene espulso. Il resto lo fa nel recupero Watson, quando i supplementari sembra più che una possibilità una certezza: il centrocampista, in campo da dieci minuti al posto dello spagnolo Jordi Gómez, iscrive il suo nome nella storia e regala la coppa più ambita ai Latics.