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Bardsley vuole sfruttare la sua chance

Nel giro di pochi anni, Karen Bardsley ha conquistato una maglia da titolare nella nazionale inglese e ora si prepara a difendere strenuamente la propria porta a UEFA Women's EURO 2013.

Karen Bardsley (Inghilterra)
Karen Bardsley (Inghilterra) ©UEFA.com

Il portiere Karen Bardsley ha conquistato negli anni una maglia da titolare nella nazionale inglese e a UEFA Women's EURO 2013 sarà chiamata a difendere strenuamente la propria porta in un difficile girone con Spagna, Francia e Russia.

La 28enne, ex calciatrice del Linköpings FC e passata nel 2012 al Lincoln City LFC, esprime a UEFA.com tutta la sua gioia di tornare in Svezia in vista del prestigioso torneo continentale, raccontando anche del suo trasferimento oltremanica.

UEFA.com: Quanto può andare lontano l'Inghilterra? 

Karen Bardsley: Penso che possiamo arrivare fino in fondo. Non vi è motivo di partecipare, se non ci si crede. Penso che potremo andare lontano, raggiungere la finale e vincere. 

UEFA.com: Da quando hai iniziato a giocare con l'Inghilterra, la difesa è molto cambiata, con il ritiro di Faye White e gli arrivi di Sophie Bradley e Stephanie Houghton. Senti continuità in questo senso?

Bardsley: Si, siamo insieme da diverso tempo, non trovo particolare differenza a livello personale. In tante sono in grado di colmare queste perdite.  

UEFA.com: Nel vostro gruppo a Linkoping affronterete Spagna, Russia e Francia; cosa ne pensi di questi tre avversari?  

Bardsley: Ovviamente è un girone molto forte. In passato abbiamo affrontato qualche volte la Spagna e sfortunatamente non ci è andata bene. Molto tempo fa abbiamo giocato contro Russia e Spagna, stanno facendo grandi passi in avanti. Non sarà per noi un compito facile. 

UEFA.com: Quando sei entrata in squadra, prima di UEFA Women's EURO 2009, eri una seconda scelta; cosa significa per te essere ora titolare? 

Bardsley: E' fantastico. Entrando in squadra sentivo di non aver ancora espresso tutto il mio potenziale, ma nel corso degli anni ho continuato a lavorare bene. Lavoro tutti i giorni per poter indossare la maglia No1.

UEFA.com: Anche nel 2009, non hai fatto parte della squadra inglese per un certo periodo; è stato strano per te? 

Bardsley: Non era strano affatto e tornare è stato ogni volta facile perchè conoscevo già molte persone. Arrivavo più grande e con più esperienza, quindi riuscivo ad essere me stessa. E penso di aver giocato abbastanza bene. 

UEFA.com: Ti ha aiutato il fatto che diverse giocatrici in quel momento si siano trasferite a giocare lì in America?

Bardsley: Assolutamente si. Anita Asante è venuta in New Jersey [Sky Blue FC], e abbiamo giocato insieme. Hope Powell mi ha dato l'occasione e io l'ho sfruttata al meglio. 

UEFA.com: Hai provato gioia quando hai saputo che l'Inghilterra avrebbe giocato a Linkoping, il club in cui hai militato lo scorso anno? 

Bardsley: Si, ho pensato fosse una cosa divertente. Pensavo tra me e me: "Non so se mai ci ritornerò", e invece...