Premio del Presidente "speciale" per Beckenbauer
mercoledì 27 febbraio 2013
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La leggenda tedesca Franz Beckenbauer spiega a UEFA.com che ricevere il Premio del Presidente UEFA da Michel Platini è "qualcosa di speciale" mentre riflette sulla sua gloriosa carriera.
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La leggenda del calcio tedesco, Franz Beckenbauer, ha espresso la sua gioia dopo aver ricevuto il Premio del Presidente UEFA 2012 da Michel Platini, evento che ha descritto come "qualcosa di speciale".
Durante una carriera divisa tra FC Bayern München e Germania Ovest, Beckenbauer ha vinto un Mondiale FIFA, tre Coppe dei Campioni e la Coppa delle Coppe UEFA da giocatore oltre a una lunga lista di altri trofei, prima di trionfare al Mondiale del 1990 e nella Coppa UEFA del 1996 anche da allenatore. L'ex difensore ha ricevuto il premio dalle mani del Presidente UEFA Michel Platini in una cerimonia alla quale hanno partecipato molti sui ex compagni di club e nazionale, oltre che rappresentanti della federcalcio tedesca (DFB), del Bayern e altre personalità .
“Una delle cose di maggior valore è quella di ricevere un premio dalle mani del Presidente UEFA, Michel Platini", ha detto Beckenbauer a UEFA.com. "E' qualcosa di speciale. Ma la cosa più speciale è che Michel Platini è stato uno dei giocatori più forti della storia del calcio, quindi ricevere questo premio da lui lo rende ancora più speciale".
Beckenbauer segue le orme di Sir Bobby Charlton, Eusébio, Gianni Rivera, Raymond Kopa e Alfrédo di Stefano nel ricevere il Premio del Presidente UEFA. Il 67enne ripensa però a quanto sia stato fortunato nel giocare proprio in quel periodo con il calcio in forte ascesa.
"Sono nato in un periodo che posso definire fortunato - ha detto -. Io c’ero praticamente dall’inizio del calcio professionistico in Germania, intorno al 1964 o 1965. In quel periodo il calcio stava arrivando ai massimi livelli, stava diventando sempre più popolare. Stava diventando professionale e anche l’ambiente che lo circondava".
"Basta guardare la presenza del calcio in TV nei giorni nostri e come venivano trasmesse le partite in passato con una sola telecamera, in movimento per 90 minuti. Oggi le partite vengono riprese con 30 telecamere, e trasmesse in tutto il mondo. Si può facilmente capire come il calcio oggi sia più importante rispetto a 40 o 50 anni fa. Sono stato abbastanza fortunato di far parte di quel periodo".
"In passato, si giocava a calcio per il piacere di farlo", ha spiegato. "Ora, i calciatori giocano ancora per piacere, ma è diventato molto più professionale. Non c'erano istruzioni tattiche all'epoca; ovviamente cercavamo di pensare alle posizioni, di giocare uomo contro uomo, ma oggi è molto più libero, ci sono molte più idee".
“I giocatori sono istruiti meglio, l'equipaggiamento è molto più leggero che in passato. Giocavamo con palloni di cuoio. Quando il campo era bagnato, il pallone di cuoio assorbiva l'acqua e diventava sempre più pesante. Era la stessa cosa con gli scarpini di pelle. E' cambiato molto in meglio e in una direzione più professionale”.
Uno dei grandi trionfi di Beckenbauer con la nazionale tedesca è stato vincere UEFA EURO 72 – incluso il successo su andata e ritorno contro i rivali storici dell'Inghilterra nei quarti di finale. "Quando gli Europei sono iniziati non eravamo i favoriti, lo erano gli inglesi", ha ricordato. "Abbiamo fatto qualcosa che nessuna squadra tedesca aveva fatto prima - vincere a Londra, a Wembley, noi ce l'abbiamo fatta".
"E poi la strada era spianata verso gli Europei. Prima avevamo giocato un'amichevole contro l'URSS, e l'avevamo battuta 4-1 a Monaco, e allora siamo diventati i favoriti per la finale. Poche settimane dopo, a Bruxelles, abbiamo vinto nettamente 3-0. Penso che abbiamo meritato di diventare campioni d'Europa".
“Il segreto forse è che la squadra era composta da due blocchi - il Bayern, con sei giocatori, e il Borussia Mönchengladbach, con tre. Erano le squadre migliori in Germania all'epoca…. una squadra che si conosceva molto bene. Quello era il segreto".
Nella sua memorabile carriera, Franz Beckenbauer ha vinto la Coppa dei Campioni tre volte di fila come capitano del Bayern – 1974, 1975, e 1976. Ricorda ancora qui momenti. “Il trofeo della [UEFA] Champions League, all'epoca Coppa dei Campioni, è qualcosa di speciale... è il trofeo più importante che puoi vincere a livello di club. E quando lo tieni in mano è qualcosa di speciale, è ovvio".