Handanovič, l'Inter in buone mani
lunedì 25 febbraio 2013
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"Tutte le parate sono importanti per un portiere", ha dichiarato l'estremo difensore sloveno dell'Inter, che con un prodigioso intervento su Mario Balotelli ha tenuto a galla i Nerazzurri nel derby contro il Milan.
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Tutti gli occhi erano puntati su Mario Balotelli in occasione del suo primo Derby della Madonnina con la maglia dell'AC Milan. E Supermario avrebbe lasciato il segno non fosse stato per Samir Handanovič: il portiere dell'FC Internazionale Milano ha sfoderato un intervento prodigioso sull'ex nerazzurro nel primo tempo e alla fine la Beneamata è riuscita a chiudere sull'1-1.
Dopo aver battuto 2-0 l'FC Barcelona nell'andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League, il Milan ha disputato un gran primo tempo contro l'Inter, passando in vantaggio al 21' con Stephan El Shaarawy (21). Sette minuti più tardi, con i Rossoneri assoluti padroni del campo, Handanovič si è opposto a un colpo di testa a botta sicura di Balotelli e nella ripresa l'Inter è salita di tono, trovando il pareggio a 19' dal fischio finale con il subentrato Ezequiel Schelotto.
"Tutte le parate sono importanti per un portiere - ha dichiarato Handanovič a fine gara -. Quando ti tuffi, non sai mai se riuscirai ad arrivare sul pallone. Se devo essere onesto, credo che l'intervento più difficile sia stato quello della ripresa, quando sono uscito sui piedi a Balotelli, perché nei paraggi c'era anche [Antonio] Nocerino e il Milan avrebbe sicuramente fatto gol se non avessi raggiunto quel pallone".
Doveva essere la notte dei grandi ex - non solo Balotelli, ma anche Antonio Cassano e Sulley Muntari, con Giampaolo Pazzini relegato al ruolo di spettatore - invece al centro dei riflettori è finito il 28enne estremo sloveno. Siamo partiti un po' timorosi e abbiamo perso il possesso di palla con eccessiva facilità nel primo tempo - ha spiegato Handanovič rivivendo la sfida -. Nella ripresa, invece, abbiamo tenuto testa al Milan. Sappiamo che questo è un momento difficile perché abbiamo tanti infortunati e ci sono molte partite da giocare, ma siamo stati bravi a stringere i denti".
In casa Milan, l'autore del momentaneo vantaggio El Sharaawy aveva accarezzato l'idea che il suo gol sarebbe bastato per colorare di rossonero la stracittadina. "Naturalmente segnare in un derby fa sempre piacese - ha dichiarato il 20enne attaccante, salito a quota 16 reti stagionali in Serie A -. La cosa più importante, però, era la vittoria, perché in palio c'erano punti pesanti. Avremmo dovuto chiudere la partita nel primo tempo, potevamo segnare tre gol". Il pareggio, invece, ha prolungato la striscia negativa del Diavolo, che non batte l'Inter in campionato da due stagioni.
Euforico, invece, Schelotto, autore dell'1-1 nerazzurro. "Era il mio primo derby e cominciare così è stato fantastico - ha spiegato il 23enne esterno arrivato a gennaio dall'Atalanta BC -. Ho provato sensazioni che non dimenticherò mai. Per la prima volta da quando sono arrivato qui c'erano in tribuna tutti i miei fratelli e anche la mia fidanzata, Gisela. Nell'intervallo il mister ci ha chiesto di tirare fuori il nostro spirito combattivo e noi abbiamo risposto sul campo creando parecchie occasioni. Con un pizzico di fortuna in più avremmo anche potuto portare a casa la vittoria".