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Juve campione d'inverno, poker per Milan e Viola

I Bianconeri battono 3-0 l'Atalanta e conquistano il titolo d'inverno, viste le sconfitte dell'Inter contro la Lazio e del Napoli nel posticipo con il Bologna. Fiorentina e Milan superano 4-1 rispettivamente Siena e Pescara.

Juve campione d'inverno, poker per Milan e Viola
Juve campione d'inverno, poker per Milan e Viola ©AFP/Getty Images

La Juventus approfitta delle sconfitte dell’FC Internazionale Milano e dell’SSC Napoli e si laurea campione d’inverno con due turni d’anticipo. Nelle gare della diciassettesima giornata, i campioni d’Italia superano con un perentorio 3-0 l’Atalanta BC e portano a sette i punti di vantaggio sui  Nerazzurri, che restano secondi malgrado il ko nell’anticipo sul campo della S.S. Lazio vista la sconfitta casalinga dei Partenopei nel posticipo contro il Bologna FC. Ritorna al successo dopo tre turni di digiuno l’ACF Fiorentina; vince – ed è la quarta volta consecutiva – anche l’AC Milan, che supera il Pescara, mentre dopo quattro successi di fila è sconfitta l'AS Roma, che cade 1-0 sul campo dell'AC Chievo Verona.

Allo Juventus Stadium i campioni d’Italia risolvono la gara contro l’Atalanta nel primo tempo. Dopo due minuti Mirko , che in serie A non segnava da tredici partite, sblocca il risultato, mentre al 14’ Andrea Pirlo realizza il raddoppio con una bellissima punizione; al 27’ è un tiro dalla distanza di Claudio Marchisio a fissare il risultato sul definitivo 3-0. La squadra di Stefano Colantuono chiude in inferiorità numerica per l’espulsione al 31’ di Thomas Manfredini.

Finale incredibile nel posticipo al San Paolo, che vede il Bologna stendere 3-2 il Napoli e togliere alla squadra di Walter Mazzarri la possibilità di tornare seconda. I Felsinei di Stefano Pioli giocano un grande primo tempo, passano in vantaggio con Manolo Gabbiadini (10’) e si vedono annullare il raddoppio di Alberto Gilardino per un fuorigioco che i replay televisivi dimostrano non esserci. I padroni di casa escono alla grande nella ripresa: dopo il pareggio realizzato da Alessandro Gamberini, nato a Bologna e cresciuto nelle giovanili del Bologna, arriva il colpo di testa di Édinson Cavani – al gol numero 12 in campionato – a perfezionare la rimonta. Ma nei quattro minuti finale succede l’imprevedibile. Il greco Panagiotis Kone firma il pareggio con una prodezza fantastica, poi Daniele Portanova, al rientro (da capitano) dopo la squalifica, firma di testa il gol del definitivo 3-2.

La Fiorentina, nell’anticipo dell’ora di pranzo, si aggiudica il derby toscano contro l’AC Siena e consolida il quinto posto in classifica. La squadra di Vincenzo Montella sblocca il risultato dopo sedici minuti. Sul cross di Manuel Pasqual, Gianluca Pegolo “legge” male la traiettoria del pallone, abbozzando prima l’uscita dai pali e poi rientrando tra i pali: il colpo di testa di Toni, che svetta altissimo, non gli lascia scampo.

Dopo tre minuti David Pizarro raddoppia trasformando un rigore e dedica il gol alla sorella, scomparsa da pochi giorni. Prima dell’intervallo, c’è tempo per il 3-0 realizzato da Alberto Aquilani, che appoggia in rete da due passi sull’ottimo assist di Rômulo e segna per la quarta volta in campionato. Nella ripresa la squadra di Serse Cosmi accorcia le distanze con un altro ex, il brasiliano Reginaldo; ma è ancora Toni, sull’assist di un Borja Valerio protagonista di un ottimo dai-e-vai con Mounir El Hamdaoui, a realizzare di testa il gol del 4-1: per il bomber è il sesto centro in serie A. Lo stesso attaccante marocchino si procura un altro rigore, strattonato da Massimo Paci che rimedia il secondo giallo e viene espulso: ma dal dischetto, Aquilani calcia altissimo.

Il Siena, alla terza sconfitta, resta ultimo, la Fiorentina vince d’autorità e si porta a soli due punti di distanza dall’FC Internazionale Milano, staccando una Roma sconfitta di misura sul campo dell’AC Chievo Verona. In uno stadio Bentegodi avvolto da una nebbia fittissima, è un gol a tre minuti dalla fine di Sergio Pellissier – valutato in posizione regolare dalla terna arbitrale – a stendere la squadra di Zdeněk Zeman, sconfitta dopo quattro vittorie consecutive. Per i Gialloblù di Eugenio Corini si tratta invece del terzo successo di fila.

La quarta vittoria consecutiva la ottiene anche il Milan, che a San Siro stende 4-1 il Pescara. Dopo pochi secondi Antonio Nocerino realizza il vantaggio sfruttando l’assist di Stephan El Shaarawy, poi due autoreti – una di Elvis Abbruscato, l’altra di Jonathas – sanciscono l’allungo della squadra guidata da Massimiliano Allegri, dopo che il difensore Christian Terlizzi aveva momentaneamente accorciato le distanze per i biancazzurri. Il definitivo 4-1 porta la firma di El Shaarawy, a segno a nove minuti dalla fine: il Faraone sale a quota 14 reti e consolida il primato nella classifica marcatori.

Finisce in parità, 1-1, l’incontro tra Genoa CFC e Torino FC. A Marassi succede tutto nel primo tempo: Granata avanti con un colpo di testa del capitano, Rolando Bianchi (19’), i Grifoni di Luigi Delneri rispondono con un altro colpo di testa, del difensore svedese Andreas Granqvist (29’).

Il terzo 4-1 di giornata lo conquista il Parma FC, che al Tardini batte in rimonta il Cagliari Calcio. I sardi passano in vantaggio con un pallonetto di Marco Sau, ma poi sale in cattedra Ishak Belfodil: l’attaccante algerino apre e chiude il conto (21’ e 86’), gli altri due gol portano la firma di Jonathan Biabany (54’) e Jaime Valdés (65’) su rigore. Successo in rimonta, 3-1, anche per il Calcio Catania, che al Massimino ha la meglio sull’UC Sampdoria di Ciro Ferrara. Sblocca Enzo Maresca su calcio di rigore, poi i gol argentini di Mario Paglialunga (55’), Gonzalo Bergessio (65’) e Lucas Castro (90’) regalano i tre punti ai siciliani.

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