Conferenza UEFA/UE sulla sicurezza
lunedì 10 settembre 2012
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Questa settimana, la UEFA e l'Unione Europea uniscono le loro forze per l'annuale Conferenza UEFA/UE sulla Sicurezza, allo scopo di continuare a migliorare in questa area cruciale che riguarda lo sport.
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Questa settimana, la UEFA e l'Unione europea uniscono le forze per l'annuale Conferenza sulla Sicurezza presso l'Hotel NH Vienna Airport in Austria.
Al meeting, che si svolge ogni settembre, partecipano rappresentanti delle forze di polizia e dei governi, funzionari di sicurezza della UEFA e delle federazioni affiliate, responsabili della sicurezza dei club che partecipano alle fasi a gironi di UEFA Champions League e UEFA Europa League, Punti Nazionali di Informazione sul Calcio (NFIP) e, per la prima volta, i proprietari degli stadi.
Organizzata dalla UEFA e dal Gruppo di Esperti sulla Sicurezza nel Calcio, la conferenza di quest'anno si tiene nelle giornate di mercoledì e giovedì con un programma allargato su due giorni.
Da sempre, la conferenza di Vienna offre un'opportunità unica di riunirsi e scambiare informazioni e idee in modo informale. All'evento partecipano tutti i portatori di interesse che contribuiscono alla sicurezza nel calcio europeo.
Il tema di quest'anno è "Innalzare gli standard: migliorare l'amministrazione degli stadi e della sicurezza". La UEFA e i partner di tutta Europa riconoscono che, mentre le federazioni e i club devono prendersi le proprie responsabilità in questa area essenziale dello sport, tutti i portatori di interesse devono svolgere un ruolo chiave.
Verranno analizzati i temi delle precedenti conferenze, a partire dai vari elementi che intervengono per garantire la sicurezza, per cercare soluzioni e offrire le migliori infrastrutture e operazioni di sicurezza a tutte le persone coinvolte. Tutti i partecipanti alla conferenza perseguono un miglioramento continuo partendo da un presupposto: la compiacenza è nemica della sicurezza.
Negli anni, la UEFA ha applicato misure rigorose ed esaustive sulla base delle lezioni apprese in passato. Secondo l'organo di governo del calcio europeo, la sicurezza di tutti è fondamentale nell'organizzazione di una partita ed è un obbligo con cui non bisogna mai scendere a compromessi.
La UEFA persegue un approccio integrato che comprenda autorità, forze di polizia, club, tifosi e altri portatori di interesse e che racchiuda altri fattori, come le strategie proattive, la prevenzione, la risposta e l'apprendimento, senza vincoli politici, legali o altri ostacoli tra autorità e organizzatori degli eventi.
Di conseguenza, la UEFA ha invitato le autorità locali e i proprietari degli stadi. Gli elementi chiave del programma comprendono due grandi componenti dell'equazione di sicurezza: il fattore P (lo stato attuale delle infrastrutture dello stadio) e il fattore S (la qualità della gestione dello stadio).
Ai fini della sicurezza, i proprietari degli stadi e l'amministrazione hanno ruolo più decisivo di quanto si pensi. L'esigenza è un equilibrio tra uno stadio affidabile e una gestione della sicurezza efficiente.
Inoltre, si parlerà delle strategie di gestione del pubblico e della cooperazione tra forze di polizia e club sia allo stadio che fuori, poiché una buone gestione può essere fondamentale nel prevenire incidenti gravi.
La UEFA incontrerà i proprietari degli stadi e gli amministratori per riesaminare le condizioni infrastrutturali degli stadi e la gestione. Il gruppo di esperti europei parlerà invece con i delegati delle forze di polizia, in particolare dei preziosi eventi di formazione che si sono svolti negli ultimi tempi.
Tra gli oratori della conferenza figurano David Bohannan, presidente del Gruppo di Esperti sulla Sicurezza nel Calcio; Gianni Infantino, segretario generale UEFA; František Laurinec, membro del Comitato Esecutivo UEFA e presidente del Comitato Stadi e Sicurezza; Michael van Praag, membro del Comitato Esecutivo UEFA e presidente del Comitato Competizioni per Club UEFA; Marc Timmer, responsabile UEFA stadi e sicurezza; Kenny Scott, consigliere UEFA sulla sicurezza.
Inoltre verrà diffuso un messaggio della Presidenza dell'Unione europea, con ulteriori contributi del Centro per l'Accessibilità al Calcio in Europa (CAFE) e della rete FARE (Football Against Racism in Europe).