Milan ko in casa, tris Inter e Napoli

L’AC Milan cade in casa, FC Internazionale Milano e SSC Napoli conquistano convincenti vittorie in trasferta. Le gare domenicali della prima giornata di serie A regalano una sorpresa nel pomeriggio, con i Rossoneri sconfitti a San Siro dall’UC Sampdoria di Ciro Ferrara, mentre in serata Nerazzurri e Partenopei passano d’autorità sui campi – rispettivamente – di Pescara e US Città di Palermo. Successo in trasferta anche per la S.S. Lazio, che passa 1-0 in casa dell’Atalanta BC, mentre l’AS Roma soffre tantissimo contro il Calcio Catania all’Olimpico ma pareggia 2-2 in zona Cesarini.

Nel primo tempo il Milan fatica a trovare ritmo. Nella ripresa i Rossoneri sembrano partire con maggiore convinzione, ma Robinho non ha la mira dei giorni migliori. Entra Giampaolo Pazzini ma, al 59’, è la Samp a passare in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, il difensore Andrea Costa “prende l’ascensore” e con un imperioso colpo di testa batte Christian Abbiati.

Si fa male Robinho, ma non è il solo tributo alla sfortuna che la squadra di Allegri è costretta a pagare: Sergio Romero, portiere argentino dei Blucerchiati, devia sul palo un colpo di testa di Yepes, poi è Kevin-Prince Boateng a centrare il legno con un destro (deviato) dalla distanza. Nel recupero, è il capitano Daniele Gastaldello a respingere di testa sulla linea il sinistro da distanza ravvicinata di Mathieu Flamini. Il campionato del Milan inizia in salita, la Samp di Ferrara centra subito la grande impresa.

L’Inter passa d’autorità sul campo del Pescara e si conferma infallibile in trasferta: quest’anno su tre sfide lontano da San Siro, i Nerazzurri ne hanno vinte altrettante realizzando otto reti e non subendone nessuna. All’Adriatico sblocca Wesley Sneijder, su assist di Diego Milito; poi è lo stesso “Principe” a raddoppiare, smarcato da Antonio Cassano, schierato titolare da Andrea Stramaccioni. Nella ripresa arriva definitivo 3-0 del brasiliano Coutinho. Per gli abruzzesi un brusco benvenuto in serie A dopo un’attesa di 19 anni.

Al Renzo Barbera il Napoli si morde le mani per l’incredibile traversa colpita da due passi da Edinson Cavani, grande ex della serata, ma la squadra di Walter Mazzarri riesce comunque ad andare al riposo in vantaggio grazie a Marek Hamšík. Nella ripresa arriva il raddoppio del nazionale azzurro Christian Maggio a spegnere le velleità di rimonta del Palermo, che poi subisce anche il gol del “Matador”.

Evita invece la sconfitta casalinga la Roma, che va sotto due volte contro il Catania ma pareggia in extremis. I siciliani di Rolando Maran, all’esordio in serie A, chiudono il primo tempo in vantaggio grazie al gol di Giovanni Marchese, che all’Olimpico contro i Giallorossi aveva segnato anche lo scorso anno. Nella ripresa la squadra di Zdeněk Zeman pareggia con una spettacolare acrobazia di Osvaldo, che in precedenza aveva colpito il palo, ma va di nuovo sotto trafitta da un gol in contropiede di Alejandro Darío Gómez, “El Papu”. La Roma raggiunge il 2-2 con una prodezza (sombrero e sinistro al volo) nel recupero di Nico López, 18enne uruguaiano alla prima partita nel campionato italiano entrato al posto di Francesco Totti, ma rischia tantissimo subito dopo: l’argentino Lucas Castro, infatti, colpisce la traversa.

Parte bene la Lazio, che all’Atleti Azzurri d’Italia regala 1-0 l’Atalanta di Stefano Colantuono: decide la sfida un gol in apertura di Hernanes, che bissa il gol di giovedì in UEFA Europa League, smarcato da un assist di Stefano Mauri. Finisce a reti inviolate la gara dell’Artemio Franchi tra AC Siena e Torino FC, mentre al Bentegodi l’AC Chievo Verona ha la meglio 2-0 sul Bologna FC: le reti arrivano nella ripresa grazie a Sergio Pellissier e Rinaldo Cruzado, i Felsinei chiudono in dieci per l’espulsione dell’uruguaiano Diego Pérez.

Ottimo esordio per il Genoa CFC, che a Marassi batte 2-0 il Cagliari Calcio. L’attaccante cileno Cristóbal Jorquera fallisce nel primo tempo un calcio di rigore, ma nella ripresa la squadra di Luigi De Canio fa sua l’intera posta in palio grazie ai gol di Alexander Merkel (51’) e Ciro Immobile (85’).