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Il ritorno degli eroi

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Dopo il passaggio di Thierry Henry in prestito all'Arsenal, UEFA.com ripercorre la carriera di otto "cavalli di ritorno": il primo amore non si scorda mai, ma tornare a casa non è sempre una mossa azzeccata.

Lukas Podolski saluta il pubblico di Colonia
Lukas Podolski saluta il pubblico di Colonia ©Getty Images

Thierry Henry è tornato all'Arsenal FC in prestito, ma non è certamente l'unico campione ad essere rientrato in una squadra in cui aveva lasciato il segno. UEFA.com ripercorre la carriera di alcuni "cavalli di ritorno" come Andriy Shevchenko, Marius Lăcătuş e Lukas Podolski: se è vero che il primo amore non si scorda mai, tornare a casa non è sempre una mossa azzeccata.

Fabien Barthez (Olympique de Marseille)
Nel suo primo periodo nel Marsiglia, dal 1992 al 1995, Barthez è diventato titolare in nazionale e ha vinto la UEFA Champions League 1993, battendo l'AC Milan in finale. Quindi, il beniamino dei tifosi si è trasferito all'AS Monaco FC e al Manchester United FC, dove ha vinto altri trofei contemporaneamente alla Coppa del Mondo FIFA 1998 e a UEFA EURO 2000. Nel gennaio 2004, Barthez è stato prestato nuovamente al Marsiglia, giusto in tempo per arrivare alla finale di Coppa UEFA. La squadra francese, tuttavia, ha perso contro il Valencia CF e il 'divin calvo' è stato espulso alla fine del primo tempo. Barthez è rimasto in squadra per altre due stagioni, ritirandosi dopo una breve esperienza all'FC Nantes.

Marius Lăcătuş (FC Steaua Bucuresti)
Nei primi sette anni alla Steaua, Lăcătuş ha vinto cinque campionati, tre Coppe di Romania, una Supercoppa UEFA e la Coppa dei Campioni 1986, segnando il primo calcio di rigore dopo i tempi supplementari in finale. Nel 1990 si è trasferito all'ACF Fiorentina, passando al Real Oviedo la stagione successiva. Nel 1993, però, è tornato a Bucarest, dove è rimasto fino al 1999 e ha vinto altri cinque campionati e tre coppe di Romania.

Henrik Larsson (Helsingborgs IF)
La carriera professionistica di Larsson è iniziata e terminata all'Helsingborg, la squadra della sua città. Grazie ai suoi 34 gol in 31 partite, l'HIF è tornato nella massima divisione nel 1992 dopo 24 anni di assenza. Nel 1993, il nazionale svedese è stato acquistato dal Feyenoord, mentre nel 1997 è passato al Celtic FC, dove ha vinto la Scarpa d'Oro 2001 come miglior cannoniere europeo. Dopo due stagioni scintillanti all'FC Barcelona, con cui ha vinto due campionati e la UEFA Champions League 2006, Larsson è tornato a casa. 'Henke', però, ha affrontato un'ultima sfida, passando dieci settimane in prestito al Manchester United FC e vincendo il campionato del 2007.

Lukas Podolski (1. FC Köln)
Podolski ha esordito nel Colonia a 10 anni e ha segnato altrettanti gol nelle prime 19 partite da professionista, stabilendo il record in Bundesliga per un giocatore di appena 18 anni. Pur non riuscendo ad evitare la retrocessione, ha permesso al Colonia di tornare nella massima serie con 24 gol. Quindi, è stato acquistato dall'FC Bayern München ma, nonostante il trionfo in campionato e Coppa di Germania del 2007/08, non si è mai ambientato in Baviera. Il Colonia ha compiuto grandi sforzi per riportare a casa 'Prinz Poldi' nel 2009, raccogliendo 200.000 euro su un sito Web che permetteva ai tifosi di acquistare pixel della sua immagine. Altri fondi sono stati raccolti con le T-shirt a lui dedicate e con la registrazione corale di una canzone in suo onore. Dopo una prima stagione da dimenticare, Podolski ha totalizzato 13 gol e sette assist nella seconda, mentre nell'attuale sembra essere tornato ai massimi livelli con 14 reti in 16 gare di campionato.

Frank Rijkaard (AFC Ajax)
Rijkaard ha esordito nell'Ajax a 17 anni e ha vinto tre campionati e la Coppa delle Coppe UEFA 1987. Quindi, ha trascorso sei stagioni di successo al Milan dove, insieme a Ruud Gullit e Marco van Basten, ha vinto due Coppe dei Campioni consecutive (segnando il gol della vittoria nella finale del 1990 contro l'SL Benfica). Rijkaard, che ha anche vinto il Campionato Europeo UEFA 1988, è tornato all'Ajax nel 1993, trovando una splendida intesa con Danny Blind nella giovane squadra di Louis van Gaal. Dopo la vittoria di due campionati, la ciliegina sulla torta è arrivata nel 1995, quando l'olandese ha ispirato il gol di Patrick Kluivert che ha deciso la finale di UEFA Champions League contro il Milan.

Ian Rush (Liverpool FC)
In sette anni ad Anfield, Rush è diventato uno degli attaccanti più letali del campionato inglese. I suoi 346 gol in 660 presenze (record del club) sono stati alla base del successo del Liverpool negli anni '80, decennio che si è concluso con quattro campionati, tre FA Cup (e cinque gol di Rush in finale, un record) e la Coppa dei Campioni 1984. La stagione successiva, l'attaccante è passato alla Juventus, non riuscendo mai ad ambientarsi. Tornato a casa l'anno dopo, ha passato altre stagioni nei Reds, vincendo un ultimo titolo nel 1990.

Andriy Shevchenko (AC Milan/FC Dynamo Kyiv)
Dal 1999 al 2006, Shevchenko è diventato il secondo miglior cannoniere di tutti i tempi del Milan, scrivendo il suo nome negli annali con il rigore decisivo nella finale di UEFA Champions League 2003 contro la Juventus. Dopo aver vinto il campionato del 2004, 'Sheva' ha accettato l'offerta del Chelsea FC, con cui però ha avuto una stagione deludente. L'ucraino è quindi tornato al rossoneri in prestito nel 2008/09, quando ormai la sua maglia No7 era stata data a Pato. Con la No76 non ha avuto decisamente fortuna, non riuscendo mai a segnare in 18 gare di Serie A. Tornato per un breve periodo al Chelsea, il centravanti è stato poi protagonista di un ritorno ancor più eclatante al suo primo club, l'FC Dynamo Kyiv.

Hakan Şükür (Galatasaray AŞ)
In 20 anni di carriera, Hakan è diventato una leggenda del calcio in patria e i suoi 249 gol nel campionato turco rappresentano tuttora il record assoluto di marcature. Approdato al Galatasaray nel 1992, ha vinto due titoli nazionali consecutivi e una Coppa di Turchia, quindi ha vissuto un'esperienza di soli quattro mesi con il Torino FC. Rientrato al Galatasaray, il 'Toro del Bosforo' ha conquistato quattro titoli turchi consecutivi, tre coppe nazionali e la Coppa UEFA 2000. Dopo aver vestito le maglie di FC Internazionale Milano, Parma FC e Blackburn Rovers FC, contribuendo anche al terzo posto finale della Turchia alla Coppa del Mondo FIFA 2002, Hakan è tornato per la terza volta al Galatasaray, aggiungendo al suo già ricco palmares altri due campionati e una coppa nazionale. Suo è anche il record di marcature con la nazionale turca: 51 gol in 112 presenze. 

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