Gary Speed grave perdita per il calcio

Il Ct del Galles Gary Speed, che domenica è stato trovato morto all'età di 42 anni, ha avuto una carriera molto distinta nel calcio.

Da giocatore, Speed era caratterizzato da grandi doti tecniche e atletiche, intelligenza, dedizione, sportività e godeva di grande popolarità. Da allenatore, ha fatto affidamento sulle stesse qualità umane per dare inizio a un'altra professione di successo.

Nato a Mancot, nel Nord del Galles, Speed ha esordito con il Leeds United AFC a 19 anni. Capace di giocare in qualsiasi ruolo a metà campo, negli ultimi anni di nazionale è stato schierato terzino sinistro. Durante gli otto anni al Leeds ha vinto il massimo campionato nel 1992, formando un centrocampo di grande livello insieme a Gordon Strachan e Gary McAllister.

Quindi, Speed ha trascorso 18 mesi all'Everton FC, squadra per cui faceva il tifo da ragazzino. Solo con il passaggio al Newcastle United FC nel 1998, però, è diventato uno dei giocatori più apprezzati della Premier League, disputando le finali di FA Cup del 1998 e 1999.

Speed ha esordito nella nazionale gallese nel 1990 e ha totalizzato 85 presenze per lo più da capitano (un record per un giocatore non portiere). Dopo il ritiro dalla nazionale nel 2004, ha proseguito la carriera al Bolton Wanderers FC e infine allo Sheffield United FC, diventando il primo giocatore a raggiungere le 500 presenze in Premier League. Alla fine ne avrebbe collezionate 535 (terzo nella classifica di tutti i tempi) e oltre 750 in prima squadra in totale.

A lungo indicato come futuro allenatore, ha esordito sulla panchina dello Sheffield United dopo tre gare nella stagione 2010/11.

All'incirca nello stesso periodo, John Toshack ha rassegnato le dimissioni da Ct della nazionale gallese. Il 14 dicembre 2010, Speed è stato confermato suo successore e, dopo un avvio difficile, ha guidato il Galles a cinque vittorie nelle ultime sette partite.

Amato e rispettato da tutti, Speed è stato dichiarato Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico (MBE) nel 2010 per i suoi servizi al calcio. Lascia la moglie Louise e due figli.