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Martínez racconta la favola Levante

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Il Levante è clamorosamente in testa alla classifica della Liga davanti a Barcellona e Real Madrid. Il tecnico Juan Ignacio Martínez racconta questo incredibile avvio di stagione a UEFA.com. "Un grande balzo, ma adesso un passo alla volta".

Vicente Iborra festeggia Juanlu Gómez dopo il gol al Villarreal
Vicente Iborra festeggia Juanlu Gómez dopo il gol al Villarreal ©Getty Images

Juan Ignacio Martínez è l'artefice della sorprendente partenza del Levante UD, che in Liga si trova davanti a squadre di ben altro calibro come Real Madrid CF e FC Barcelona.

Imbattuto dopo otto partite,  il Levente è reduce da un 3-0 in casa del Villarreal CF ed è in testa con un punto di vantaggio sul Real Madrid - che ha già battuto - e due sul Barcellona. L'uomo alla guida della rivelazione del campionato racconto lo strepitoso avvio delle 'rane' a UEFA.com.

UEFA.com: qualche mese fa, avrebbe detto che il Levante si sarebbe trovato davanti all'FC Barcelona al vertice della Liga?

Juan Ignacio Martínez: in tutta onestà, nessuno di noi lo immaginava, neanche lontanamente. Abbiamo cercato di fare più punti possibile, ma questa maratona è stata straordinaria. Sappiamo che la stagione è lunga e che arriveranno anche i momenti difficili, quindi cerchiamo di goderci il momento.

UEFA.com: la scorsa stagione, il Levante ha lottato per rimanere nel massimo campionato e ha dovuto ringraziare in particolare un giocatore, Felipe Caicedo. L'ecuadoriano non è più con voi, ma la squadra ha risposto in modo incredibile. Qual è stata la chiave?

Martínez: ce ne sono tante. Sono arrivato da poco, ma ho capito che due cose sono molto importanti: l'impegno nello spogliatoio e l'assoluta fiducia da parte dei tifosi. Il club è come una famiglia. Quando giochiamo in casa, i tifosi ci accolgono in modo fantastico e aspettano per ore che il pullman arrivi allo stadio. C'è una bellissima atmosfera e spero che duri per tutta la stagione.

UEFA.com: con giocatori come Sergio Ballesteros, Nano, Javi Venta, Asier Del Horno, José Barkero e Valdo, sembra che per il Levante l'esperienza sia un fattore decisivo.

Martínez: nei momenti difficili in partita ha un ruolo importante, perché i giocatori hanno esperienza sia in termini di età che di competizione. Ci sono giocatori che hanno disputato tante partite combattute nella massima serie, ed è importante. C'è la sensazione che questo fattore ci aiuti.

UEFA.com: Ballesteros [36 anni] è diventato una specie di idolo, il simbolo di una squadra che vive una seconda giovinezza.


Martínez: è la nostra bandiera. È arrivato in un momento complicato per il club ed è cresciuto nelle giovanili. Il suo rendimento è eccezionale, ma non è frutto del caso. Lui è il primo ad arrivare in spogliatoio e l'ultimo ad andarsene. Non parla molto, ma con il suo comportamento in campo guida il gruppo.

UEFA.com: si aspettava una difesa così solida?


Martínez:
abbiamo avuto un precampionato intenso e molto competitivo. Abbiamo giocato contro squadre come gli uruguaiani del CA Peñarol, che hanno disputato la finale di Copa Libertadores, ma anche Parma FC e Bolton Wanderers FC. Da allora siamo stati una squadra compatta e seria, ma non immaginavamo una situazione del genere. I punti di forza che abbiamo sviluppato aiutano molto l'autostima e la sicurezza dei giocatori.

UEFA.com: il trionfo contro il Real Madrid è stato il momento che ha illuminato la squadra? È stato allora che i giocatori hanno iniziato a credere in se stessi e nelle loro possibilità?

Martínez: è difficile da dire. Dovevamo iniziare la stagione contro il Real Zaragoza, ma a causa dello sciopero abbiamo giocato due volte fuori casa a Getafe e Santander. Poi c'è stata la prima partita in casa ed è stata quella contro il Real. Ora che abbiamo tutti questi punti siamo contenti, ma potevamo anche non arrivare fin qui in gran forma. La cosa positiva è che, appena tre giorni dopo la partita contro il Real, abbiamo giocato contro il Rayo Vallecano de Madrid, quindi non abbiamo avuto tempo di pensare alla nostra situazione.

UEFA.com: per i giocatori, il fatto che già al primo allenamento si usasse il pallone è stato una sorpresa. Si considera un allenatore metodico, uno studioso di calcio?

Martínez: devo condividere i meriti con il resto dello staff. Facciamo di tutto pensando a come usare la palla, anche quando arriva la partita. Dobbiamo sempre procedere un passo alla volta, guardando che cosa ci trasmettono i singoli giocatori. Non c'è niente di più bello che vedere che un giocatore si diverte in allenamento: per noi è una doppia soddisfazione.

UEFA.com: da allenatore, lei ha scalato tutte le categorie in Spagna. Pensava di arrivare a questi livelli?

Martínez: il calcio è stato una vocazione per me. L'altro giorno, un mio amico mi ha ricordato che quando ero bambino mettevo già insieme le squadre e collezionavo foto. In realtà volevo fare il giocatore, ma sono arrivato al massimo in terza divisione. Poi ho iniziato ad allenare i bambini negli anni '90. Sono soddisfatto se penso alla mia crescita, ma non immaginavo di arrivare al massimo livello. Ci sono arrivato un po' per caso, anche grazie a qualche colpo di fortuna.

UEFA.com: dove sarà il Levante a maggio?

Martínez: abbiamo fatto un grande balzo, ma dobbiamo ancora muoverci un passo alla volta. Pensiamo intanto a dove siamo a ottobre, ma anche che sarà difficile fare i punti necessari per non retrocedere. Soffriremo. Mi auguro che a maggio staremo vivendo un sogno, ma dobbiamo tenere i piedi per terra. Ora abbiamo solo un obiettivo, cioé arrivare a Natale con un buon numero di punti, poi vedremo.

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