Solskjær dalla teoria alla pratica
giovedì 13 gennaio 2011
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Dopo aver imparato il mestiere da Sir Alex Ferguson ed Egil Olsen, Ole Gunnar Solskjær si prepara all'esordio nel campionato norvegese sulla panchina del Molde.
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Anche se mancano tre mesi all'inizio del campionato norvegese, quelli che saranno i protagonisti assoluti cominciano già a far parlare di sé.
Il ritorno di Ole Gunnar Solskjær al Molde FK, ma in qualità di allenatore, ha fatto impennare le vendite al Molde Stadion e rinnovato l'interesse per un campionato dominato ancora una volta dal Rosenborg BK. L'ex giocatore, 37 anni, ha iniziato ad allenare lunedì e ha già definito i primi obiettivi: "Torno dall'Inghilterra per vincere la Eliteserien; sono sicuro che possiamo farcela".
Solskjær ha lasciato il Molde nel 1996 per il Manchester, entrando negli albi del club grazie al gol della vittoria allo scadere nella finale di UEFA Champions League 1999. Costretto la lasciare il calcio giocato per un infortunio nel 2007 dopo aver vinto il sesto titolo in Premier League, ha iniziato ad allenare la squadra B dello United l'anno successivo.
Lavorare con Sir Alex Ferguson ha molti vantaggi per un allenatore esordiente. "Guardarlo era incredibile. L'entusiasmo, la voglia tirare fuori il massimo da ogni giocatore, la mentalità vincente. Quando la squadra faticava, magari dopo un paio di sconfitte, non si faceva mai prendere dal panico", ha dichiarato Solskjær a UEFA.com.
"Crede nei giocatori in tutto il sistema, si fida dei suoi collaboratori e del proprio giudizio. In quel periodo ho imparato molto. È un motivatore fantastico e riesce a gestire al meglio i campioni che ha a disposizione. Ho imparato da lui per più di 14 anni".
Occasione United
Con la sua voglia di lavorare, Sir Alex ha sicuramente contagiato il suo giovane discepolo. "Ho promesso a mia moglie che tutto sarebbe tornato alla normalità quando avrei finito la carriera... [ma] il mister mi ha offerto un lavoro dopo 20 secondi - ricorda Solskjær -. Io ho detto: 'Non posso più giocare', ma lui ha risposto: 'Non preoccuparti, sei stato fantastico e hai avuto una bella carriera, perché non inizi ad allenare?'. Pensavo che lavorare tutti i giorni con lui sarebbe stata una grande opportunità".
Solskjær può anche ispirarsi al Ct Egil Olsen per la sua nuova carriera. L'attaccante militava nella Norvegia allenata da Olsen che ha sconfitto il Brasile in Coppa del Mondo FIFA 1998 e, come con Sir Alex, è stato colpito dal modo in cui il tecnico ha aumentato al massimo il rendimento dei giocatori.
"Egil è bravissimo a motivare giocatori e a far credere loro che possono farcela. Il suo modo di allenare è diverso da ogni altro. È molto eccentrico, naturalmente, ma molto diretto: 'Se fai così andrà tutto bene, se no non avrai scampo'. È molto specifico".
"Dovevo solo fare quello che mi diceva. Siamo stati criticati per il nostro gioco difensivo e basato sulle palle lunghe, ma bisogna anche guardare giocatori che avevamo e i risultati della Norvegia con lui in panchina. È stato incredibile".
Solskjær non è l'unico ex giocatore della Norvegia ad aver approfittato della bravura del Ct. Ståle Solbakken, compagno di nazionale di Solskjær, sostituirà Olsen nel 2012 e sta attraversando uno splendido periodo sulla panchina dell'FC København.
I consigli di Solbakken
"Ole deve essere più paziente con i giocatori, che non hanno le stesse doti tecniche e tattiche di quelli dello United, ma penso che lo sappia - commenta Solbakken a UEFA.com -. Sarà solo questione di tempo".
Solskjær, aggiunge, non è cambiato da quando entusiasmava i tifosi con i suoi gol. "È uguale a quando l'ho conosciuto in nazionale. Ha testa, umiltà e ha anche avuto il miglior insegnante di tutti, Ferguson. Inoltre, è stato un grande giocatore", aggiunge Solbakken.
"Conosce il modo di pensare dei giocatori. Se riunisce tutte queste componenti e ricorda la grande pressione del Manchester United, avrà un futuro brillante". I tifosi del Molde preparano gli abbonamenti sfregandosi le mani.