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Lo Zenit si gode la gloria

All'indomani del trionfo della squadra di Luciano spalletti nel campionato russo, un raggiante Aleksandr Kerzhakov ha confidato di essere certo del successo anche prima che la matematica lo sancisse.

Lo Zenit si gode la gloria
Lo Zenit si gode la gloria ©Getty Images

La festa per il trionfo dell'FC Zenit St. Petersburg si è appena conclusa. La città ha risposto con gioia al successo in campionato della squadra e anche, a dire il vero, con un pizzico di sollievo.

Qualcuno aveva infatti temuto che lo Zenit gettasse al vento quanto di buono aveva fatto dopo aver subito, mercoledì, la prima sconfitta casalinga in campionato contro il PFC CSKA Moskva - la seconda sconfitta in totale. I moscoviti e l'FC Rubin Kazan erano tornati a farsi sotto in classifica, ma la squadra no n ha mostrato il minimo segnale di timore, ottenendo domenica un rotondo successo 5-0 ai danni dell'FC Rostov che le ha regalato il titolo con due giornate d'anticipo.

"avevo promesso a mia figlia la vittoria - ha dichiarato Aleksandr Kerzhakov, autore del terzo gol dello Zenit a 8' dal fischio finale -. E sull'autobus, prima della partita, avevo confidato a Igor Denisov che pensavo fosse la volta buona. Me lo sentivo già dal mattino".

Se dopo la partita i tifosi dello Zenit sono entrati in campo per condividere la gioia con la squadra e i giocatori si sono lasciati ad andare ad esultanze sfrenate, Luciano Spalletti ha preferito adottare uno stile più sobrio. "Dedico questo successo ai giocatori - ha dichiarato -. Hanno svolto bene il loro compito. La seconda dedica è per Aleksei Miller e Aleksandr Dyukov, che hanno allestito questa squadra. La terza è per la città di San Pietroburgo e per i tifosi. Qui mi sono sentito a casa fin dal primo momento".

Se per Spalletti si tratta del primo titolo nazionale da allenatore, il centrocampista Sergei Semak è invece uno specialista di questa disciplina, avendo trionfato nel 2003 con il CSKA e nelle scorse due stagioni con il Rubin. "Nell'intervallo abbiamo saputo del pareggio del CSKA [sul campo dell'FC Spartak Nalchik] e la notizia ci ha dato ulteriori motivazioni - ha spiegato il 34enne -. Il Rostov era piuttosto stanco e alla fine non è stata troppo dura per noi".

"Ora non dobbiamo rilassarci - ha aggiunto Semak -. Mancano ancora due partite e vogliamo chiudere in bellezza". E' difficile pensare che lo Zenit possa migliorare ulteriormente dopo aver centrato l'accoppiata campionato - coppa nazionale e la qualificazione ai sedicesimi di finale di UEFA Europa League con due partite d'anticipo, ma a San Pietroburgo tutti si augurano che questo sia solo l'inizio. 

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