La UEFA dice no alle vuvuzela
mercoledì 1 settembre 2010
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La UEFA ha deciso che le vuvuzela – le trombette diventate famose durante i Mondiali FIFA in Sudafrica – non potranno essere portate allo stadio durante le gare di competizioni UEFA.
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La UEFA ha deciso che le vuvuzela – le trombette diventate famose durante i Mondiali FIFA in Sudafrica – non potranno essere portate allo stadio durante le gare di competizioni UEFA.
L'organo di governo del calcio europeo ha informato le sue 53 federazioni affiliate che la decisione è stata presa per motivi legati alla cultura e alla tradizione del calcio europeo, spiegando che l'atmosfera alle partite verrebbe trasformata dal suono delle vuvuzela.
Gli ultimi Mondiali sono stati caratterizzati dal suono diffuso e costante delle vuvuzela utilizzate dai tifosi sugli spalti. Nel contesto specifico del Sudafrica, le vuvuzela aggiungono un tocco di sapore locale e folclore, ma la UEFA pensa che l'utilizzo esteso di questo strumento non sarebbe appropriato in Europa, dove il continuo suono in sottofondo verrebbe enfatizzato.
La magia del calcio consiste nel continuo scambio di emozioni tra campo e tribune, da dove il pubblico può trasmettere una vasta gamma di sentimenti ai giocatori. Secondo il punto di vista della UEFA, però, le vuvuzela cambierebbero totalmente l'atmosfera, affogando le emozioni dei tifosi e distogliendo le attenzioni dalla partita.
Per evitare rischi di effetti negativi negli stadi dove si giocano gare di competizioni UEFA e per proteggere la cultura e la tradizione del calcio europeo – canzoni, cori,etc. – la UEFA ha deciso con effetto immediato che le vuvuzela non potranno essere portate all'interno degli stadi dove si giocano gare di competizioni UEFA.
Le federazioni affiliate alla UEFA sono state istruite sulle eventuali misure operative da intraprendere, e a loro volta dovranno istruire a riguardo i club che partecipano alle competizioni UEFA.