Tutti Allegri in casa Milan
lunedì 30 agosto 2010
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Non poteva cominciare meglio l'avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina rossonera: poker all'esordio in campionato e Zlatan Ibrahimovic in rampa di lancio. Il guanto di sfida ai cugini dell'Inter è ormai lanciato.
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Che partenza per Massimiliano Allegri sulla panchina dell'AC Milan. All'esordio in campionato, i Rossoneri hanno rifilato un perentorio 4-0 al Lecce, deliziando San Siro con giocate spettacolari e una brillantezza che da qualche tempo mancava alla squadra.
Merito indubbiamente del nuovo timoniere, che alla prima esperienza sulla panchina di un grande club non ha sconfessato i suoi dettami tattici mandando in campo un 4-3-3 super offensivo. Risultato? La scommessa è stata stra-vinta e anche il pubblico ha gradito. Tutti contenti, dunque. Tranne Allegri. Sì perché il 43enne ex allenatore del Cagliari Calcio vede sì il bicchiere mezzo pieno, ma intravede per il suo Milan ampi, se non amplissimi, margini di miglioramento.
"Era importante partire bene contro una squadra neopromossa, che avrebbe potuto crearci qualche difficoltà - ha spiegato il tecnico rossonero -. La squadra ha fatto vedere cose buone e mostrato grande applicazione, ma siamo ancora lontani dal 100%". Migliorare si può, migliorare si deve. Perché l'appetito vien mangiando e dopo i digiuni del recente passato, questo Milan ha una gran voglia di tornare a riempirsi la pancia.
E come se non bastasse, dopo la scorpacciata contro l'US Lecce, per il Milan è arrivato anche il più sontuoso dei dessert. Già perché dalla prossima partita di campionato, i Rossoneri potranno contare su un'ulteriore carta vincente: Zlatan Ibrahimović. L'asso svedese, dopo aver svernato per una stagione all'FC Barcelona, ha deciso di tornare sui suoi passi e di riapprodare sotto la Madonnina, sponda Milan questa volta, e c'è da scommettere che la sua presenza accenderà ulteriormente la rivalità contro l'FC Internazionale Milano. Si prospetta un autunno di fuoco tra i navigli.
L'arrivo di Ibrahimović regala al Milan un attaccante che riunisce in sé forza fisica, fantasia e talento puro. L'uomo ideale, dunque, da affiancare a Pato e Ronaldinho per creare un trio delle meraviglie capace di riportare il Milan sul tetto d'Italia e perché no, d'Europa. Allegri, di certo non si nasconde. "Già prima dell'arrivo di Ibrahimović il Milan aveva tutte le carte in regola per vincere lo Scudetto - ha spiegato -. Il suo arrivo l'attacco si completa l'attacco con un giocatore che tutti vorrebbero e contribuirà a creare nuovo entusiasmo". La sfida ai cugini è dunque lanciata: in tutte le squadre in cui ha giocato, Ibra ha sempre conquistato il titolo nazionale. La Milano nerazzurra lo sa bene e forse, comincia un po' a tremare.