Dal punto di vista dell’allenatore
giovedì 3 giugno 2010
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L’ultimo numero di The Technician, la pubblicazione ufficiale della UEFA, ripercorre le carriere di José Mourinho e Josep Guardiola.
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The Technician è una pubblicazione ufficiale della UEFA che si propone di osservare il gioco del calcio dalla prospettiva dell’allenatore. Nell’ultimo numero si sofferma sulla combinazione di fattori tecnici e formativi che, con il tempo, possono contribuire al successo di un allenatore.
Nel suo editoriale Andy Roxburgh traccia il percorso professionale di due allenatori di successo che, a prima vista, hanno bruciato le tappe. Tuttavia, né José Mourinho né Josep Guardiola hanno seguito una corsia preferenziale verso la consacrazione.
Il direttore tecnico della UEFA racconta come Mourinho fosse già un tecnico esperto e competente quando assunse la guida dell’FC Porto, all’età di 39 anni. Guardiola ha seguito un cammino diverso verso la vetta, tuttavia, al pari di Mourinho, non l’ha raggiunta dall’oggi al domani. Andy Roxburgh spiega infatti che: "La strada dell’allenatore verso il successo richiede anni di dedizione, esperienza e apprendimento. Alcuni tecnici di talento, quali José e Pep, riescono semplicemente a brillare prima degli altri".
La UEFA mantiene un rapporto privilegiato con i migliori allenatori europei da oltre un decennio, avvalendosi del loro prezioso contributo in diverse occasioni, per esempio per l’organizzazione del Forum degli allenatori di club d’élite e per la stesura delle relazioni tecniche conclusive dei tornei.
La suddetta collaborazione ha prodotto inoltre un campionario di commenti e citazioni, i migliori dei quali sono stati raccolti da The Technician in un’iniziativa speciale intitolata 'Filosofi del calcio'. Louis van Gaal e José Mourinho, rivali nell’ultima finale di UEFA Champions League, sono soltanto due degli oracoli della panchina consultati.
La squadra nella squadra, come è spesso chiamato lo staff tecnico di cui si avvale un allenatore, è un concetto sempre più in auge nel calcio moderno ai massimi livelli. Il numero di maggio di The Technician pone l’accento sul lavoro del medico sociale e sull’importanza del suo rapporto con l’allenatore. L’articolo 'Organizzare il proprio staff’ riprende dei punti sollevati in occasione del Simposio Medico UEFA svoltosi quest’anno a Stoccolma, e giunge alla seguente conclusione: "L’allenatore moderno deve essere pronto a recepire informazioni finalizzate al rendimento al momento di scegliere la formazione".
La newsletter ufficiale della UEFA per gli allenatori si chiede inoltre cosa significhi, in termini reali e concreti, l’espressione ‘leggere la partita’. Riferito ai giocatori, indica spesso la capacità di individuare avversari e compagni di squadra, nonché spazi da sfruttare con lanci o inserimenti. L’anticipo e il senso della posizione non sono prerogative di allenatori, arbitri, commentatori e giornalisti, eppure anche loro devono saper leggere la partita. The Technician offre tutti i dettagli.
Inoltre, il numero 46 esplora il vero significato del calcio a livello di squadra nazionale. Da una parte, i grandi tornei fra squadre nazionali “ribadiscono il valore sportivo del calcio a livello di nazionali, dimostrano l’enorme interesse del pubblico e il desiderio di esprimere un’identità nazionale attraverso la propria squadra nazionale”.
Dall’altra, tuttavia, la globalizzazione del calcio a livello di club pone la sfida di far crescere e preservare l’identità calcistica di una nazione all’interno della federazione. Ed è qui, si legge nell’ultimo numero, che la formazione dell’allenatore e lo sviluppo del calciatore hanno un ruolo importante da svolgere.
Per coloro i quali scalpitassero per tornare sul campo d’allenamento, György Mezey, allenatore dell’FC Videoton ed ex tecnico dell’Ungheria, propone un esercizio dedicato alla finalizzazione in cui si fondono elementi tecnici, tattici e atletici.