La Roma mette pressione all'Inter
sabato 1 maggio 2010
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Al Tardini sblocca il risultato Totti al 5', inutile il gol di Lanzafame dopo il raddoppio di Taddei. I Giallorossi si portano provvisoriamente a +1 sull'Inter, ospite domenica della Lazio. Il Milan batte 1-0 la Fiorentina nell'altro anticipo.
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L’AS Roma espugna il campo del Parma FC e torna, almeno per ventiquattro ore, in testa alla classifica della Serie A con un punto di vantaggio sull’FC Internazionale Milano. Al Tardini, sostenuti da circa 6mila tifosi, i Giallorossi si riscattano dalla sconfitta casalinga contro l’UC Sampdoria e si impongono 2-1 nell’anticipo della terz'ultima giornata: sblocca il risultato Francesco Totti, inutile il gol di Davide Lanzafame dopo il raddoppio di Rodrigo Taddei. L’AC Milan, dopo tre partite senza vittorie, supera 1-0 l’ACF Fiorentina e mette quasi in ghiaccio il terzo posto: è un rigore di Ronaldinho a decidere la sfida.
Claudio Ranieri smentisce le previsioni della vigilia. In attacco Totti è regolarmente al suo posto, con Luca Toni in panchina: il capitano impiega soltanto cinque minuti per ripagare la fiducia del tecnico. Sul lancio di Daniele De Rossi, scatta sul filo del fuorigioco e si presenta solo davanti ad Antonio Mirante, che beffa con un preciso pallonetto. Per il numero 10 giallorosso è il gol numero 243 in serie A.
La squadra di Francesco Guidolin, però, non ci sta a recitare il ruolo di comprimaria. Lo scatenato Jonathan Biabiany costringe Juan a una chiusura non semplice, Júlio Sérgio si oppone al tiro di Francesco Valiani. Nella ripresa i due tecnici mettono abbondantemente mano alla panchina: per il Parma entra Hernán Crespo al posto di Valery Bojinov, nella Roma Toni e Philippe Méxes rilevano Mirko Vučinić e Jérémy Menez.
I Giallorossi colpiscono un palo ancora con Totti, ma la pressione dei ducali cresce sempre di più. Crespo ha una buona occasione ma sbaglia il pallonetto, poi Lanzafame – appena entrato al posto di Blerim Džemaili – scheggia la parte superiore della traversa dopo un recupero di Luca Antonelli su De Rossi.
Al 75’ la Roma raddoppia. Totti, defilato sulla destra, pennella un cross al “bacio” per Taddei che di testa insacca. Sembra la parola fine sulla gara, che è però riaperta da Lanzafame che non sbaglia di testa con Nicolás Burdisso e Marco Cassetti che si ostacolano a vicenda. Mancano dieci minuti, ma la Roma alza la pressione difensiva e – dopo l’espulsione del cileno Luis Antonio Jiménez – porta a casa la vittoria. Domenica sera per restare al comando della classifica dovrà sperare in un “favore” dei cugini della S.S. Lazio, opposti all’Inter.
A San Siro la prima occasione è per la Fiorentina, ma Nelson Dida si supera sulla conclusione di Riccardo Montolivo. Dalla parte opposta Cristiano Zanetti salva sull’incornata di Thiago Silva, poi prima dell’intervallo Sébastien Frey nega due volte il gol a Ronaldinho.
Nella ripresa i Rossoneri continuano a premere. Clarence Seedorf calcia alto da ottima posizione su un invitante assist di Ronaldinho, che poi impegna ancora Frey con una punizione-bomba. La Fiorentina arretra pericolosamente il suo baricentro e si rende pericolosa con una ripartenza, che Montolivo finalizza tirando male.
Al 78’ arriva l’episodio che decide la partita. Per Krøldrup ferma in area Filippo Inzaghi, appena entrato, ma la successiva scivolata su Marco Borriello è punita con il rigore dall’arbitro: dal dischetto Ronaldinho, che non segnava da sedici partite (Milan-AC Siena 4-1), non sbaglia. A tre minuti dalla fine i Rossoneri perdono il capitano Massimo Ambrosini per doppia ammonizione, la Fiorentina può battere due punizioni di Juan Manuel Vargas ma non le sfrutta e incappa nell'ennesima sconfitta. La squadra di Leonardo allunga sull'UC Sampdoria ed è praticamente sicura del terzo posto.