Il 4-4-2 di Graham Taylor
giovedì 29 ottobre 2009
Intro articolo
TG_Taylor_4-4-2
CFL
Corpo articolo
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[Graham Taylor originally in English]
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[text screen:] IL 4-4-2 DI GRAHAM TAYLOR
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[text screen:] I CENTROCAMPISTI NEL 4-4-2
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Taylor 1:
Nel modulo 4-4-2, i due centrocampisti centrali sono molto importanti. Perchè quando si vuole allargare il gioco, e si perde il pallone, questi giocatori possono andare in inferiorità numerica, quindi sono davvero importanti. E' importante anche che non spingano entrambi in avanti nello stesso momento. Se uno va avanti, l’altro deve restare indietro. Nel calcio moderno molti tecnici usano un centrocampista difensivo che sarà sempre in questa zona. Con il 4-4-2 si tende ad alternarsi: uno pensa a spingere e l'altro resta a coprire sempre. Non attaccheranno mai insieme per non lasciare troppo spazio tra questi giocatori e la linea di difesa, se si perde il pallone si lasciano spazi troppo grandi per il contropiede. Questi sono giocatori importanti e devono sapere cosa devono fare e cosa ci si aspetta da loro.
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[text screen:] L'AFFIATAMENTO NEL 4-4-2
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Taylor 2:
Credo che l'aspetto fondamentale dei centrocampisti centrali, e di tutta la spina dorsale della squadra, sia l'affiatamento. I due in attacco devono collaborare e devono capirsi, si dividono i carichi di lavoro, e devono sapere come correre in quelli che chiamiamo 'i canali', come spostarsi per attirare fuori i difensori. Ma devono avere la stessa quantità di lavoro da svolgere e devono sempre sapere cosa sta facendo l'altro. Devono sapere come tenere il pallone per far salire i centrocampisti.
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Taylor 3:
Abbiamo parlato dell'intesa tra i due centrocampisti centrali - che non devono spingere in avanti insieme, e che uno deve restare a coprire. E per quanto riguarda la difesa si potrebbe dire che la chiave di ogni modulo è nella coppia centrale. Quindi qui ci sono questi sei giocatori. Poi ci sono altre collaborazioni qui, tra terzini e centrocampisti esterni, o ali come venivano chiamati in passato. Qui c'è bisogno di collaborazione e affiatamento, perchè c'è poco che può fermare un terzino dal voler spingere. E quando lo fa è l'ala a dover arretrare per coprire quello spazio.
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Taylor 4:
Direi che con il 4-4-2 questo concetto si espande - c'è sempre collaborazione e intesa tra i quattro di difesa, ma ciò vale per tutti i vari moduli. Ma qui, si hanno una, due, tre, quattro, cinque collaborazioni, in cui i giocatori devono capirsi l'un l'altro. Può espandersi anche ad altri giocatori, ma queste sono quelle cruciali, in cui ogni giocatore deve sapere esattamente cosa sta per fare l'altro.
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[text screen:] IL 4-4-2 ELASTICO DELL'ARSENAL
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Taylor 5:
Quando Arsène Wenger è arrivato in Inghilterra nel 1996, ha ereditato un Arsenal già forte e competitivo. Con quegli uomini ha formato una squadra che giocava il 4-4-2, ma in maniera molto elastica. Qualcuno dirà che i giocatori che gli garantivano flessibilità erano i quattro davanti, mentre i sei dietro formavano la base restando sempre in difesa. Erano difficili da superare, con un ottimo portiere come David Seaman. Quindi si potrebbe dire che la vera flessibilità dell'Arsenal era data dai quattro avanti e da Ljungberg con le sue incursioni in diagonale.
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Taylor 6:
Se sei il terzino avversario, che gioca in questa posizione, quando Pires corre in questa direzione, cosa fai..? Lo segui o lasci che qualcun altro se ne occupi? Se lo segui, lasci molto spazio in questa zona. Henry si sposta in quella zona - e il difensore centrale lo segue? Se il centrale è con lui, c'è un cambiamento generale di posizione, allora verrebbe facile dire: resta dove sei; non lo seguiamo, restiamo tutti dove siamo, quindi quando Pires taglia dentro, lo prende questo giocatore, e se si muove anche Henry ci sarà comunque qualcuno a coprirlo.... Ma non funziona così. Può sembrare una soluzione ma non è così. Quindi il movimento dei loro attaccanti crea molti problemi.... anche perchè all'improvviso puoi ritrovarti Bergkamp in questa zona.
04:32
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Taylor 7:
Quindi i quattro davanti si muovo su tutto il fronte d'attacco - e gli avversari trovano difficile controllarli. E con i suoi passaggi e i movimenti veloci, l'Arsenal era davvero un'ottima squadra. Credo che Wenger, in un certo senso, abbia cambiato il volto del calcio inglese. Quando è arrivato nel 1996 quasi ogni squadra giocava con il 4-4-2, ma era un gioco statico. Wenger merita molti elogi per le sue idee sul movimento dei giocatori e l’elasticità della squadra.
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