Il tramonto di tre stelle
lunedì 1 giugno 2009
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Con la fine del campionato di Serie A, si chiude anche la carriera di tre dei giocatori più importanti della storia recente del calcio: Paolo Maldini, Luís Figo e Pavel Nedvěd, ai quali uefa.com rende un doveroso omaggio.
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Con l'ultima giornata di serie A, anche in Italia cala il sipario sulla stagione 2008/09 ed è tempo di addii eccellenti per le prime tre della classe. FC Internazionale Milano, Juventus e AC Milan salutano tre veterani di tante battaglie e anche uefa.com ha deciso di rendere un doveroso omaggio a Luis Figo, Pavel Nedved e Paolo Maldini.
Il leone di Portogallo
Al 42' della sfida contro l'Atalanta BC a San Siro, Figo ha lasciato il campo per fare spazio al giovane Davide Santon e il pubblico nerazzurro ha accolto con un ovazione l'ideale passaggio di consegne tra il giovane astro nascente e il vecchio leone portoghese, giunto alla sua ultima partita da professionista. Approdato all'Inter nell'estate 2005, l'ex Pallone d'Oro ha conquistato quattro Scudetti, una Coppa Italia e tre Supercoppe Italiane con la Beneamata e pur utilizzato solo a mezzo servizio in molte occasioni, ha saputo conquistare l'affetto dell'esigente platea nerazzurra con le sue giocate imbevute di classe e personalità. "E' stata una giornata indimenticabile - ha dichiarato Figo dopo la sfida contro gli orobici -. La ricorderò per tutta la vita, per un giocatore chiudere la carriera in qusto modo è la cosa più bella. Non pensavo di rimanere qui così a lungo e non dimenticherò mai l'affetto che ho ricevuto da tutti fin dal primo giorno. L'Inter mi ha permesso di essere protagonista di un ciclo vincente al fianco di calciatori straordinari".
La furia ceca
Mentre a Milano si consumava l'addio di Figo, lo Stadio Olimpico di Torino salutava per l'ultima volta un altro ex Pallone d'Oro - Nedved - cha sabato aveva annunciato il suo addio alla Juventus e, forse, anche al calcio giocato. "L'angelo biondo che fa impazzire il mondo", recitava uno degli striscioni esposti sugli spalti dai tifosi bianconeri ed effettivamente nelle ultime due stagioni il ceco ha fatto letteralmente impazzire di gioia il popolo juventino. Con la sua caratteristica chioma bionda e l'incedere caracollante, Nedved è stato il signore incontrastato della fascia sinistra bianconera per quasi un decennio e con il suo furore agonistico, la sua grinta e il suo dinamismo ha contribuito a regalare alla Vecchia Signora due Scudetti e due Supercoppe Italiane. Per ironia della sorte, il suo addio ai colori bianconeri si è consumato proprio in occasione della sfida contro il suo precedente club italiano, l'S.S. LAzio, e al termine dell'incontro il ceco, commosso, ha raccolto l'applauso di compagni di squadra e dirigenti, poi ha dichiarato: "E' stata una giornata difficilissima, ma allo stesso tempo stupenda. Ho sentito l'affetto dei tifosi e dei compagni, a dimostrazione del fatto che in questi anni abbiamo fatto grandi cose insieme. Non mi aspettavo questa festa e sono davvero felice di aver vestito questi colori. Con oggi ho smesso di correre e potrò dedicarmi alla mia famiglia, che mi ha aspettato per tanti anni".
Il Paolino nazionale
A chiudere la carrellata degli addii eccellenti non poteva che essere quello di Paolo Maldini, che a Firenze ha scritto la parola fine su una carriera rossonera durata un quarto di secolo. E' difficile a parole descrivere quello che il Paolino nazionale ha rappresentato per il Milan e lo sport italiano: paradigma del difensore moderno, Maldini è diventato nei suoi 25 anni a strisce rossonere l'emblema di una società che ha trionfato in Europa e nel mondo, con il solo rammarico di non essere riuscito a conquistare nemmeno una volta quel Pallone d'oro che avrebbe rappresentato la ciliegina su una torta a 25 piani. L'ultimo omaggio al capitano è stato tributato dal tecnico Carlo Ancelotti, anche lui in procinto di lasciare i lidi rossoneri, che ha dichiarato: "Mi piacerebbe portare con me un giocatore nella mia nuova avventura in panchina, ma dubito che lui cambierebbe i suoi programmi per seguirmi. Di chi sto parlando? Di Maldini, naturalmente".