Di Vaio sulle orme di Baggio e Signori
mercoledì 24 dicembre 2008
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Per Agatha Christie tre indizi sono una prova. Prima era toccato a Baggio, poi a Signori. Adesso Di Vaio conferma che Bologna è la piazza ideale per grandi attaccanti che vogliono rilanciare la loro carriera.
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Agatha Christie diceva che un indizio è un indizio, due indizi rimangono due indizi ma tre indizi sono invece una prova. Prima era toccato a Roberto Baggio, poi a Giuseppe Signori. Adesso è la volta di Marco Di Vaio: Bologna è la piazza ideale per grandi bomber che vogliono rilanciare la loro carriera dopo un periodo difficile.
Baggio super
Sono passati più di dieci anni da quando il Divin Codino sbarca sotto le due Torri. E’ l'estate del 1997 quando l'ex Pallone d'Oro, 'scaricato' dall'AC Milan di Fabio Capello e ‘rifiutato’ da Carlo Ancelotti al Parma FC, decide di ripartire da Bologna. Nonostante i rapporti non sempre idilliaci con Renzo Ulivieri, Baggio incanta e segna 22 gol in una sola stagione - suo record personale - riguadagnandosi la nazionale in pompa magna e la chiamata da parte del'FC Internazionale Milano per la stagione successiva.
Sinistro magico
Più lunga l'esperienza di Signori in rossoblù. Arrivato proprio in sostituzione di Baggio nel 1998 dopo un periodo che più difficile non si può alla UC Sampdoria, l'ex idolo dei tifosi della S.S. Lazio torna grande con i felsinei. Resta fino al 2004 diventando anche capitano e segnando 67 gol con la maglia rossoblù e con quel sinistro che non si dimentica.
Subito gol
Tornato in Serie A dopo tre anni di purgatorio, il Bologna ci prova ancora. Per rinforzare l'attacco in estate arriva il 32enne Di Vaio, reduce da un’avventura in chiaroscuro al Genoa CFC. Pronti e via e Di Vaio fa subito vedere di poter tornare quello dei tempi di Parma e Juventus quando arrivarono anche 14 presenze in nazionale: clamorosa vittoria a San Siro per 2-1 e SuperMarco (a Torino Di Vaio sognava un soprannome più originale, di quelli speciali di Gianni Agnelli) va subito a bersaglio alla sua maniera.
In vetta alla classifica
Il Bologna frena subito iniziando a perdere fino all'esonero di Daniele Arrigoni, ma Di Vaio non smette di segnare. Neanche dopo l'arrivo di Sinisa Mihajlovic: con il nuovo tecnico il Bologna non ha ancora perso collezionando sei pareggi e una vittoria. E Di Vaio chiude il 2008 in testa alla classifica dei cannonieri con 12 gol, come Diego Milito e Alberto Gilardino. Non avesse 'ceduto' un rigore al compagno di squadra Marco Bernacci - mandando su tutte le furie Mihajlovic - nella gara contro il Torino FC, molto probabilmente adesso sarebbe da solo sul trono dei bomber.
Come al Parma
Arrabbiatura passata in un attimo quella del tecnico serbo, che sa benissimo che la salvezza dei rossoblù passa dai piedi – e dai gol – del suo attaccante. “Un Di Vaio così sinceramente mi ricorda quello visto ai tempi del Parma – spiega Mihajlovic -. Non solo per i gol - e ogni volta la butta dentro - ma anche per il lavoro che svolge per la squadra. Mi auguro che continui così”.
Avanti così
Di Vaio ammette candidamente di non ricordarsi più da quanto tempo non era stato capocannoniere “ma è una sensazione bellissima – racconta -. Non mi aspettavo tutti questi gol: è qualcosa di unico per me, in questo momento, e mi auguro solo che continui così il più a lungo possibile, per aiutare la squadra a raggiungere la salvezza”. Dopo Baggio, dopo Signori, Bologna ha un altro bomber di razza di cui innamorarsi…