1993: Hege Riise
martedì 14 ottobre 2008
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Hege Riise, una delle giocatrici più famose nella storia del calcio femminile, ha collezionato una notevole serie di titoli, come la Coppa del Mondo FIFA, il Campionato Europeo UEFA e le Olimpiadi.
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Hege Riise, una delle giocatrici più famose nella storia del calcio femminile, ha collezionato una notevole serie di titoli, come la Coppa del Mondo FIFA, il Campionato Europeo UEFA e le Olimpiadi.
Per la "calciatrice dai 12 occhi", come è stata definita una volta, la capacità straordinaria di leggere la partita, creare occasioni e segnare partendo da metà campo è stata fondamentale e, in una carriera illustre, le ha permesso di giocare negli Stati Uniti e in Giappone, oltre che in Norvegia nell'Asker.
Nata a Lorenskog, nei dintorni di Oslo, la Riise era un'appassionata di sport fin da bambina. Dopo essersi dedicata allo sci e alla pallamano, a 15 anni ha preferito concentrarsi sul calcio. L'ex campionessa riflette: "Da ragazza tutti mi dicevano che ero brava, ma non avevo il coraggio di ammettere che potevo arrivare in nazionale". Un dubbio smentito nettamente con 188 presenze e 58 gol nella nazionale norvegese. Senza sorprese, Riise dichiara: "Il mio punto di forza era vedere situazioni che le altre giocatrici non vedevano. Sentivo di più la partita e capivo come avrebbero dovuto muoversi le mie compagne".
La ragazza prodigio ha iniziato la carriera con lo Setskog/Holand e ha esordito in nazionale a 20 anni nel 1990. L'anno successivo ha raggiunto la finale della prima Coppa del Mondo, mentre nel 1993 ha vinto gli Europei in finale contro l'Italia. Due anni più tardi, la Norvegia ha vinto la Coppa del Mondo con un 2-0 in finale contro la Germania e la Riise ha segnato il primo gol. "Siamo arrivati al torneo con ottimismo - ricorda -. Eravamo tutte in gran forma, abbiamo subito pochi gol e crescevamo sempre di più. È stata un'esperienza divertente dall'inizio alla fine".
Dopo il torneo, la Riise – vincitrice del Pallone d'Oro e migliore giocatrice dei Mondiali – si è trasferita in Giappone ai Nikko Securities insieme alla connazionale Linda Medalen. Grazie allo scambio culturale, il suo gioco ha raggiunto un altro livello: lo stile giapponese, infatti, ha contribuito a migliorare la coordinazione e la tecnica, qualità che nel calcio europeo ritiene meno sviluppate. Per quanto riguarda la sua influenza, Riise osserva: "La mentalità giapponese era fare quattro passaggi laterali e quindi lanciarsi a rete. Noi, però, abbiamo insegnato che è possibile andare avanti anche dopo due soli passaggi!".
Dopo due anni in Giappone, la Riise è tornata in Norvegia, dove ha disputato una stagione con l'Asker. Quindi, ha vinto il bronzo con la nazionale alle Olimpiadi del 1996 e l'oro a Sydney quattro anni dopo, trasferendosi negli USA lo stesso anno insieme a Carolina Courage. "È stata l'esperienza più divertente che abbia avuto nel calcio. Là ci considerano campionesse modello. In Norvegia non godiamo di una tale ammirazione".
La Riise, che ha calato il sipario sulla nazionale a settembre 2004, ammette: "È stato un processo graduale. Giocare in nazionale era sempre più difficile e alla fine ho deciso di smettere". Quindi, ha continuato a giocare con il Team Strømmen fino a diventare allenatrice nel 2006 e al momento è anche assistente di Jarl Torske nella nazionale Under 20.