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2005: Anne Mäkinen

Dopo l’esordio a 15 anni con la Finlandia nel 1991, Anne Mäkinen ha potuto finalmente partecipare a un grande torneo con la nazionale a UEFA WOMEN'S EURO 2005™ raggiungendo le semifinali.

2005: Anne Mäkinen
2005: Anne Mäkinen ©Getty Images

Anne Mäkinen ha esordito con la Finlandia a 15 anni nel 1991, ma ha dovuto attendere quattordici anni per partecipare a un grande torneo. La calciatrice scandinava non dimenticherà mai la gara inaugurale di UEFA WOMEN'S EURO 2005™ contro l’Inghilterra a Manchester davanti a 29.092 tifosi, nonostante la sconfitta per 3-2.

"È stato fantastico. Io e le mie compagne non avevamo mai vissuto un’esperienza analoga. In campo non riuscivamo a sentirci, e questa era una novità. Il pubblico inglese incoraggiava entrambe le squadre, o almeno così sembrava. La gara è stata emozionante: Inghilterra avanti 2-0, poi 2-2, e alla fine il gol-partita delle padrone di casa”.

Mäkinen aveva partecipato senza successo a sette fasi di qualificazione prima del 2005. Ma i risultati successivi non hanno sorpreso la centrocampista, che aveva maturato una lunga esperienza negli Stati Uniti ed era sul punto di passare con il club svedese dell’Umeå IK dopo la qualificazione. "Molte giocatrici avevano acquisito esperienza all’estero. Inoltre, il nostro era un gruppo molto affiatato: era soltanto questione di tempo”.

La Finlandia concluse il girone al terzo posto qualificandosi per lo spareggio contro una nazionale di maggiore tradizione, la Russia. Ma la Finlandia si imponeva 1-0 in casa e quattro giorni più tardi, a Mosca, Mäkinen apriva le marcature nel successo per 3-1. "All’andata la Russia non aveva impressionato e sapevo che la qualificazione era alla nostra portata. Giocavo in nazionale dall’età di 15 anni senza mai una qualificazione. È stato un risultato importante per tutto il calcio femminile in Finlandia”.

In Inghilterra, dopo la sconfitta all’esordio, la Finlandia pareggiava 0-0 con la Svezia e superava a sorpresa 2-1 la Danimarca qualificandosi per la fase successiva. "La coesione di quel gruppo, anche fuori del campo, è stata decisiva. Sapevamo di poter battere la Danimarca e l’abbiamo fatto”.

Nonostante la successiva sconfitta (4-1) contro la Germania, futura regina d’Europa, la Mäkinen trae conforto da quell’esperienza. "Giocare una semifinale contro probabilmente la migliore formazione del mondo era un fatto nuovo per tutti. Abbiamo commesso alcune ingenuità e siamo stati puniti. Comunuqe siamo riusciti a segnare un gol e resta l’esperienza estremamente positiva in chiave futura”.