Il linguaggio del corpo aiuta gli arbitri
giovedì 4 settembre 2008
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I migliori fischietti d'Europa hanno imparato utili nozioni sull'uso del linguaggio del corpo, che può aumentare le prestazioni nella pressione delle gare importanti.
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Indizi utili
I presenti al raduno arbitrale UEFA di Nyon hanno ricevuto preziosi indizi su come migliorare e rifinire il loro comportamento dallo psicologo dello sport Mattia Piffaretti. Piffaretti ha identificato quattro motivi per cui il linguaggio del corpo è una freccia importante all'arco di un arbitro. Innanzitutto, può travalicare le barriere linguistiche ed essere utile in condizioni di rumore. Il linguaggio del corpo, inoltre, può avere un effetto immediato, senza dover interrompere la gara e risolvere una questione verbalmente. Infine, poiché risulta spesso difficile trasmettere le emozioni ai giocatori con le parole, potrebbe essere opportuno usare i gesti.
Quantità e qualità
"Il linguaggio del corpo deve essere adattato alla situazione. È una forma di comunicazione e deve essere naturale e fluente - spiega Piffaretti -. Occorre utilizzare un linguaggio del corpo con la qualità e la quantità giuste, altrimenti si assumerebbe un atteggiamento non peculiare e i giocatori lo percepirebbero".
Padronanza
"L'uso del linguaggio corporeo richiede una grande padronanza, anche culturale, e intelligenza emotiva - aggiunge -. Permette di esprimere i pensieri, le intenzioni e lo stato mentale con gesti che verranno capiti subito. Tuttavia, vi sono anche insidie, perché si sovrappongono diversi livelli e complessità. Il linguaggio del corpo è molto potente, ma va utilizzato con cautela. Alcuni gesti hanno una connotazione diversa a seconda delle culture e possono causare malintesi. Per questo, bisogna essere a conoscenza delle differenze culturali".
Uso ragionevole
Piffaretti spiega ai direttori di gara che il linguaggio del corpo può instaurare un rapporto con i giocatori, pur senza perdere il controllo sulla partita. Può dimostrare sicurezza, calma, decisione autorevolezza o anche il lato umano dell'arbitro, per esempio in caso di infortunio di un giocatore. "Occorre tuttavia usarlo in modo ragionevole, perché i giocatori potrebbero considerare l'arbitro un amico più che un direttore di gara - aggiunge -. Gli arbitri usano il linguaggio del corpo per aumentare le prestazioni, dimostrare leadership, migliorare la gestione dell'incontro e per guadagnare la fiducia e il rispetto dei giocatori. Ovviamente, non bisogna recitare o esagerare, ma restare sempre se stessi".
Preparazione per il futuro
Al raduno UEFA - al quale sono intervenuti anche gli assistenti arbitri - sono state presentate anche una rassegna su UEFA EURO 2008™ e un'anteprima sulla prossima stagione dal punto di vista arbitrale. Il belga Werner Helsen, preparatore atletico specializzato, ha quindi condotto una seduta di allenamento. Ora, la UEFA esaminerà quanto discusso e trarrà le opportune conclusioni per istruire e guidare gli arbitri nella stagione 2008/09.