L’Inter vola in finale con Pelè e Cruz
mercoledì 7 maggio 2008
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Coppa Italia: All’Olimpico, la Lazio è sfortunata nel primo tempo e colpisce due pali con Ledesma e Rocchi; due gol nella ripresa regalano ai nerazzurri la quarta finale consecutiva.
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Grazie alle reti nella ripresa del portoghese Pelè e dell’argentino Julio Cruz, l’FC Internazionale Milano batte 2-0 la S.S. Lazio allo stadio Olimpico di Roma e conquista la finale di Coppa Italia, la quarta consecutiva. Dopo lo 0-0 di San Siro, la squadra di Delio Rossi ha un buon approccio nella semifinale di ritorno ma deve fare i conti con la sfortuna (due pali) e l’imprecisione sotto porta: il ko preclude tra l’altro ai biancazzurri la possibilità di qualificarsi alla Coppa UEFA. Saranno dunque gli uomini di Roberto Mancini a disputare la finale (unica) il 25 maggio, proprio all’Olimpico: la loro avversaria uscirà dalla sfida di giovedì tra Calcio Catania e AS Roma.
Due legni
La partenza della Lazio è veemente e dopo due minuti l’argentino Cristian Ledesma, con una bellissima punizione a giro, coglie un clamoroso palo con Francesco Toldo immobile. Dopo un quarto d’ora anche Tommaso Rocchi scheggia il legno, poi prima dell’intervallo uno degli ex della serata – il cileno Luis Jiménez – va vicino al gol con un tiro in scivolata.
Sblocca Pelè
Nella ripresa Rocchi, con un colpo di testa, impegna Toldo, poi al 52’ arriva il vantaggio nerazzurro: David Suazo con una poderosa progressione sulla destra elude la marcatura di Emílson Sánchez Cribari e mette il pallone all’indietro per l’accorrente Pelè, che con una precisa conclusione non lascia scampo a Marco Ballotta.
Mancini espulso
Dopo il gol dell’Inter, la partita si incattivisce. Al 63’ l’arbitro Massimiliano Saccani allontana per proteste il tecnico nerazzurro, un ex anche lui, Roberto Mancini; tre minuti dopo un sinistro di Goran Pandev costringe Toldo a una difficile deviazione in tuffo. La Lazio si rende ancora pericolosa dalla distanza con Ousmane Dabo e Aleksandar Kolarov.
Rosso e gol
All’82’ il direttore di gara espelle anche Marco Materazzi, entrato nella ripresa al posto di Nicolás Burdisso, per un brutto intervento su Pandev; ma malgrado l’inferiorità numerica, tre minuti dopo l’Inter chiude la partita. Sul cross di Pelè, Ballotta sbaglia l’uscita e la palla, dopo una carambola su Sebastiano Siviglia, finisce sui piedi di Cruz che non ha difficoltà a spingerla in rete.