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Kakà più spazi uguale vittoria

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Nella ripresa il brasiliano ha cambiato il volto della gara con l'Urawa. "Abbiamo trovato più spazi, e con Kakà questo fa la differenza". Parola di Ancelotti.

Kakà ha servito a Seedorf la palla-gol che ha permesso al Milan di battere l'Urawa
Kakà ha servito a Seedorf la palla-gol che ha permesso al Milan di battere l'Urawa ©Getty Images

La vittoria di misura contro gli Urawa Red Diamonds che ha regalato al Milan l’accesso alla finale del Mondiale per Club FIFA può sembrare un risultato scontato, ma Carlo Ancelotti non è d’accordo: "Ci è voluta pazienza, è stata una partita difficile come avevamo previsto".

Kakà implacabile
In effetti nel primo tempo i giapponesi hanno concesso poco al Milan, che a tratti è sembrato in difficoltà. Dopo l’intervallo, però, i Rossoneri sono scesi in campo più determinati e la partita ha preso una piega diversa: “Nel secondo tempo loro sono calati mentre noi abbiamo trovato più spazi che con Kakà fanno la differenza”, ha spiegato il tecnico dopo la partita.

'Buon ritmo'
I lati positivi, oltre alla vittoria e all’accesso alla finale, sono diversi: “Abbiamo tenuto un buon ritmo, abbiamo mantenuto sempre il controllo della partita e siamo riusciti a sfruttare il momento giusto per concretizzare il vantaggio”, ha detto Ancelotti. “Ora ci prepariamo bene per la finale. Dobbiamo preparare bene la gara con il Boca, che è una squadra più pericolosa”.

'Ci prepareremo bene'
Il gol che ha regalato la finale del Mondiale al Milan porta la firma di Clarence Seedorf, ma l’uomo in più è stato ancora una volta Kakà: “Il gol e l’azione sono stati importanti, dovevamo sbloccare e ci siamo riusciti, poi la partita si è fatta più facile”, ha dichiarato l’autore dell’assist. “Soprattutto il primo tempo è stato difficile perché loro correvano molto, mentre nel secondo tempo hanno lasciato più spazi. Non mi preoccupa tanto il Boca quanto la finale, perché è una di quelle partite dove può succedere di tutto. Ma noi ci prepareremo bene”.

Il Boca nel mirino
In finale probabilmente Paolo Maldini partirà dal primo minuto, e Massimo Ambrosini dovrà cedere la fascia di capitano. Me per il centrocampista della Nazionale non è un cruccio: “Questo è l’anno più bello della mia carriera e prosegue”, ha detto al termine della gara. “E’ stata dura ma lo sapevamo che era una squadra difficile. Abbiamo tenuto il pallino del gioco ma in queste gare può succedere di tutto, siamo stati bravi a mantenere la concentrazione”. Ora bisognerà mantenere la giusta tensione fino a domenica, quando il Milan cercherà di vendicare contro il Boca la sconfitta ai rigori della finale Intercontinentale del 2003.

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