Europa unita all'Old Trafford
martedì 13 marzo 2007
Intro articolo
I 50 anni in Europa del Manchester United sono stati festeggiati con un'amichevole che ha attirato una grande partecipazione di pubblico.
Corpo articolo
Per essere un’amichevole questa partita ha attirato l’interesse degli appassionati come nessun altra. Già tre ore prima del calcio d’inizio i tifosi facevano la fila fuori dell’Old Trafford per poter partecipare a questo evento, ideato per celebrare i 50 del Manchester United FC in competizioni europee. Ben 74.343 spettatori erano presenti per festeggiare questa ricorrenza.
Stadio gremito
Il terreno si è velocemente riempito, mentre veniva tributato il saluto ai giocatori e agli allenatori che tanto hanno contribuito nel corso degli anni ai successi in Europa dello United. Primo fra tutti Sir Matt Busby, il quale assunse le redini del club subito dopo la Seconda Guerra Mondiale portando, poi, una squadra inglese alla sua prima partecipazione ad una competizione europea nell’anno 1956. Facendo questo andò contro le direttive della Federcalcio inglese, ma il desiderio di opporre i propri Busby Babes alle migliori formazioni del continente era troppo forte per resistervi. Questo desiderio ha caratterizzato, da allora, il percorso in Europa dello United e di molte altre squadre inglesi.
Trionfi in Europa
La storia dello United in Europa è segnata da momenti sia trionfali che tragici. Dopo il terribile disastro aereo di Monaco del 1958, Busby riuscì a ricostruire una squadra che, dieci anni dopo, avrebbe conquistato la Coppa dei Campioni, creando una cornice di prestigio attorno allo United che, con il tempo, non si è mai attenuata. Sandy, figlio di Sir Matt, ha poi preso la parola dando espressione a tutto il suo orgoglio, ed a lui ha fatto eco Tennis Irwin, il quale ha mostrato il trofeo della Coppa delle Coppe vinto nel 1991. Il saluto più caloroso, tuttavia, è andato a Ole Gunnar Solksjær, il quale ha cercato di descrivere le emozioni provate nel trionfo nella finale della UEFA Champions League 1999, con al suo fianco il trofeo europeo.
Tra passato e presente
L’allenatore di quella sera, Sir Alex Ferguson, ha inserito quattro giocatori protagonisti di quella impresa nella squadra che si è opposta al Resto d’Europa: Wes Brown, Paul Scholes, Ryan Giggs e Gary Neville, e tutti hanno rappresentato un collegamento con l’attuale cammino dello United in campo europeo. Questa è stata un’ulteriore dimostrazione del fatto che la serata ha rappresentato una celebrazione sia del presente che del futuro dello United, oltre che del suo glorioso passato. Con il club prossimo a disputare i quarti di finale della UEFA Champions League, il 2007 potrebbe essere un anno da ricordare e la festa organizzata all’Old Trafford ha fatto capire che potrebbero essere ancora i molti i successi negli anni a venire.
Giovani campioni
Wayne Rooney, 21 anni, e Cristiano Ronaldo, 22, sono stati i protagonisti nel primo tempo, che ha visto lo United salire in cattedra. Rooney ha siglato una doppietta, mentre Ronaldo è andato a segno su punizione. La festa, comunque, era solo all’inizio. Nell’intervallo è stato presentato ai tifosi Sir Bobby Charlton, sopravvissuto alla tragedia di Monaco e vincitore della Coppa dei Campioni nel 1958, prima dell’ingresso sulla scena di un idolo molto più recente.
Il ritorno di Beckham
David Beckham non ha potuto prendere parte all’amichevole per via di un infortunio, ma ha suscitato grande entusiasmo quando ha rimesso piede sul prato che lo ha reso famoso nel corso degli anni ’90. In un delirio di flash di macchine fotografiche, la voce dei tifosi si è alzata ben distinta. Beckham era tornato e il giocatore sapeva benissimo quello che i tifosi volevano sentire da lui. “Gli anni trascorsi in questo club sono stati i più belli della mia carriera - ha detto, e rivolgendosi a Sir Alex ha proseguito -. È stato il miglior allenatore del mondo”. In pochi tra i presenti all’Old Trafford hanno dubitato di queste parole, quando hanno salutato con grande intensità la squadra all’uscita dal campo, dopo un divertente successo per 4-3. Sir Alex sta ripercorrendo le orme del suo connazionale scozzese e, dopo 50 anni, sta riportando la squadra sempre più vicina al sogno europeo del suo predecessore.