Il mondo impara dai maestri olandesi
venerdì 9 dicembre 2005
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Un allenatore su otto nella prossima Coppa del Mondo FIFA è nato in Olanda.
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La Coppa del Mondo FIFA della prossima estate sarà un evento unico per i Paesi Bassi per diversi motivi. Non solo infatti gli olandesi ritornano dopo aver mancato l'appuntamento del 2002, mentre la Germania è stata teatro del loro unico trionfo internazionale (gli Europei UEFA del 1988), ma questa volta sulle panchine di ben quattro nazionali siederanno altrettanti Ct olandesi.
Scuola olandese
Marco van Basten guiderà l'Olanda, imbattuta nelle qualificazioni. Se questa sarà la prima volta di Van Basten da allenatore in occasione di un grande torneo internazionale, il connazionale Guus Hiddink è già alla sua terza esperienza di questo tipo, stavolta alla guida dell'Australia. Leo Beenhakker, con Trinidad and Tobago, e Dick Advocaat, con la Repubblica di Corea, completano il quartetto olandese. Entrambi sono alla seconda esperienza da Ct di una nazionale ai Mondiali.
Reker orgoglioso
Advocaat ha assunto la carica di Ct della Corea a qualificazione avvenuta, ma, tiene a precisare con orgoglio Jan Reker, "è stato un altro olandese a lasciargli il posto - Jo Bonfrere". Reker ha tutte le ragioni di essere orgoglioso. E' a capo dell'associazione degli allenatori professionistici olandesi e, con un allenatore olandese su otto ai prossimi Mondiali, il resto del mondo sembra avere molto da imparare dalla sua organizzazione.
"Punta dell'iceberg"
"Sono solo la punta dell'iceberg - ricorda Reker a uefa.com -. In tutto ci sono 93 allenatori olandesi che lavorano all'estero, inclusi gli allenatori delle giovanili e quelli in seconda. Oltre ai Ct delle nazionali dei Mondiali abbiamo altri quattro allenatori di squadre nazionali: Jelle Goes per l'Estonia, Henk Wisman con l'Armenia, Azing Griever con Aruba e Jan Brouwer con il Gambia; per non parlare poi di allenatori di grandi club come Martin Jol e Frank Rijkaard".
"Molto bello"
Del resto Reker non ritiene così straordinario questo risultato. "Quattro allenatori non è un record - ricorda -. Nel 1998 ai Mondiali c'erano cinque allenatori francesi e quattro brasiliani. Ma così siamo secondi a pari merito ed è molto bello per un paese come l'Olanda". Secondo Reker gli allenatori olandesi sono molto ricercati perché posseggono la corretta miscela di diverse qualità. "Essendo un popolo di navigatori e marinai, gli olandesi hanno esplorato nuovi mondi e nuove culture per lungo tempo. Gli olandesi si adattano facilmente ad altre culture e parlano altre lingue. Non hanno paura dell'avventura e hanno molta inventiva".
"Famosa in tutto il mondo"
L'Olanda ha iniziato ad esportare la propria esperienza calcistica negli anni '70, nel periodo d'oro dei suoi grandi club. La richiesta è aumentata dopo l'ottima prestazione degli olandesi nella Coppa del Mondo FIFA del 1974. E' stato Rinus Michels a gettare le fondamenta. Con lui l'Olanda ha sviluppato il proprio marchio calcistico, il "calcio totale", riconoscibile immediatamente per la sua inventiva in attacco. "Allora abbiamo anche sviluppato il nostro stile di allenamento - ha ricordato Reker -. La nostra scuola per allenatori presso la sede della Federcalcio olandese a Zeist è famosa in tutto il mondo".
Comunicazione
La classe del 2006 ha seguito diverse strade per raggiungere la vetta. Pochi potrebbero eguagliare la carriera di Van Basten da giocatore, mentre Beenhakker non ha mai giocato ai massimi livelli. Advocaat e Hiddink hanno giocato nell'Eredivisie prima di diventare allenatori. Reker ha vinto l'Eredivisie da allenatore con il PSV nel 1986, con Hiddink come allenatore in seconda. Sapeva sicuramente come scegliersi un buon braccio destro.
Convincere i giocatori
"Personalità e competenza sono molto importanti, ma la cosa più importante è essere capaci di esprimere le proprie idee in modo tale che i giocatori capiscano. Ecco perché ci sono molti esempi di grandissimi giocatori che non sono riusciti a diventare allenatori ai più alti livelli. E' perché hanno sempre giocato d'istinto e si sono espressi con le loro azioni di gioco. Da allenatore devi convincere gli altri delle tue idee".
"Esperienza sul campo"
Gli allenatori olandesi hanno dovuto imparare ad essere creativi. I club dell'Eredivisie non possono permettersi di contare solo sul denaro per ottenere risultati. Si fa molta attenzione alla formazione dei giovani calciatori, ma anche ad aiutare la prossima generazione di allenatori a muovere i primi passi. "Gli allenatori sono aperti gli uni con gli altri e danno ai giovani allenatori la possibilità di lavorare con loro e fare esperienza sul campo. I maggior allenatori danno anche dimostrazioni pratiche durante le lezioni".
"Venerato"
Aiuta molto anche avere come esempio un allenatore del calibro di Hiddink. "Con la Repubblica di Corea [durante i Mondiali FIFA del 2002] Hiddink è stato il miglior ambasciatore che l'Olanda avrebbe mai potuto immaginare. Era letteralmente venerato in una nazione che non aveva mai fatto nulla di importante prima. Portarli alle semifinali di una Coppa del Mondo lottando con le migliori nazionali del mondo … questo ha incrementato ancor di più la reputazione degli allenatori olandesi". Con Van Basten alla guida della nazionale olandese in Germania le quotazioni degli allenatori olandesi potrebbero salire ancor di più.