Forum sul calcio giovanile
martedì 29 novembre 2005
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Il terzo forum UEFA per allenatori di élitedi squadre giovanili si è tenuto a Cipro.
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Il terzo forum UEFA per allenatori di élite di squadre giovanili si è tenuto a Cipro prima dell’ Ottavo Congresso Giovanile UEFA, aperto ufficialmente questo pomeriggio.
Elite europea
Il forum ha visto la presenza di gran parte degli allenatori dei 20 maggiori club europei, calcolati sulla base dei rispettivi risultati in UEFA Champions League. Esso si è aperto con un discorso del direttore tecnico UEFA, Andy Roxburgh, il quale ha spiegato le finalità dell’iniziativa. Roxburgh ci ha tenuto a sottolineare che il forum era essenzialmente un’occasione per scambiare idee e informazioni, migliorare i rapporti fra società e federazioni e collaborare con l’UEFA in termini di sviluppo.
L’eredità di Potsdam
Il direttore tecnico UEFA ha poi ricordato le questioni che erano state sollevate all’ultimo forum, tenutosi a Potsdam due anni or sono, e discusso i progressi fatti in materia. Una delle idee proposte all’epoca riguardava un programma di certificazione per i settori giovanili delle singole società. Al riguardo, Roxburgh ha spiegato che, dopo opportune ricerche, la questione è stata inclusa nell’ambito del sistema di licenze per i club. Un patentino specifico a livello di calcio giovanile è stato suggerito e anche in questo caso si è raggiunto un accordo, che va ora ratificato dal Comitato Esecutivo dell’ UEFA. Il patentino sarà simile a quello di categoria A previsto a livello professionistico.
Gruppi di discussione
Gli allenatori sono stati poi suddivisi in due gruppi per discutere una serie di questioni: le conseguenze sullo sviluppo dei settori giovanili del sistema di concessione di licenze per i club, i problemi più rilevanti che riguardano i programmi di sviluppo dei settori giovanili, come si possono condividere gli aspetti positivi dei singoli programmi e come la UEFA può ulteriormente appoggiare i programmi di sviluppo del calcio giovanile. I tecnici si sono poi nuovamente riuniti dopo un’ora per offrire il loro parere sulle questioni affrontate.
Giocatori allevati in casa
All’ordine del giorno c’è stata anche la questione dei giocatori allevati in seno alle singole società, che diventa norma nelle competizioni per club organizzate dall’UEFA all’inizio della stazione 2006/07. Roxburgh ha inizialmente spiegato le nuove regole in base alle quali ciascun club dovrà avere in rosa almeno quattro giocatori cresciuti in casa a inizio di stagione. Ciò vuole dire giocatori addestrati presso il club o presso la federazione di appartenenza, anche se almeno la metà di tali calciatori deve provenire dal settore giovanile della società in questione. La quota sale a sei nella stagione 2007/08 e a otto in quella successiva.
Pareri positivi
A questo punto la discussione ha consentito ai tecnici di esprimere il proprio parere sulla proposta. Trattandosi di persone che lavorano con i giovani calciatori, la reazione è stata essenzialmente positiva. Roxburgh ha anche spiegato i motivi per cui la UEFA è arrivata alla formulazione di questo sistema. Ha detto che l’ente di gestione del calcio europeo vuole fare in modo che il fattore decisivo sia l’abilità in campo sportivo piuttosto che la forza in campo finanziario.
Circolo Allenatori
In chiusura dei lavori, il penultimo argomento è stata una spiegazione del Circolo Allenatori UEFA di recente creazione. Lo scopo dell’iniziativa è quello di favorire uno scambio di informazioni quali ad esempio i metodi di allenamento dei singoli tecnici. Nei mesi e negli anni prossimi l’iniziativa in questione subirà un’ulteriore espansione. Roxburgh ha poi concluso il forum ringraziando i presenti per la loro partecipazione. Egli ha aggiunto che la prossima settimana sarà inviata a tutti una lista degli argomenti discussi e dei provvedimenti da prendere per la loro attuazione pratica.