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Fischietti contro il razzismo

Anti razzismo

Arbitri e assistenti sono stati esortati alla massima attenzione nella lotta contro il razzismo.

di Mark Chaplin

La campagna contro il razzismo nel calcio, sostenuta dalla UEFA, dal movimento pan-europeo FARE (calcio contro il razzismo in Europa) e da altre organizzazioni, può contare anche sul settore arbitrale.

Contributo essenziale
Gli arbitri, e in particolare gli assistenti, possono dare un contributo essenziale allo sforzo per eliminare il razzismo, l'intolleranza e la discriminazione dal calcio. Recentemente alcuni fra i più noti arbitri europei hanno preso provvedimenti diretti. René Temmink ha interrotto una partita del massimo campionato olandese quando alcuni tifosi hanno iniziato ad insultarlo e a gridare slogan antisemiti.

Per amore del calcio
Quando i guardalinee corrono ai bordi del campo, a prescindere dal loro livello di concentrazione c'è sempre la possibilità che ascoltino quanto viene detto dal pubblico. E alcune delle cose dette non dovrebbero essere ignorate.

Riferire quanto sentito 
Non sono solo gli assistenti degli arbitri che si esibiscono davanti a spalti gremiti a poter fare la loro parte. Se siete dei guardalinee in una partita di categoria inferiore e assistete ad un episodio di razzismo dentro o fuori dal campo non fate finta di niente: riferite quanto avete sentito. In questo modo farete la vostra parte, per quanto piccola, nell'eradicare dal calcio questo preoccupante fenomeno.

Lista delle sanzioni
La UEFA sta lavorando con il FARE per combattere il razzismo nel calcio. L'organismo direttivo del calcio europeo ha appesantito le sanzioni che possono essere imposte nei confronti di chi cerca di rovinare il calcio in questa maniera.

"Problema sociale"
"Il razzismo è un problema sociale che coinvolge anche il calcio - ha detto il rappresentante del FARE Piara Powar nel corso di un recente seminario di assistenti arbitri -. Voi siete nella posizione ideale per aiutare la UEFA a risolvere questo problema. Siete vicini ai tifosi in molte occasioni e a volte sentirete frasi pronunciate alle vostre spalle".

"Identificare il problema" 
"Vedrete anche striscioni offensivi sulle tribune o addirittura banane gettate in campo, cosa che purtroppo continua ad accadere - ha aggiunto Pawar -. Potreste anche sentire alcuni spettatori fare il verso delle scimmie. Potrete identificare situazioni che forse un arbitro o chi assiste alla partita non potrebbe vedere o capire".

Esortati ad agire
Tali comportamenti non sono ovviamente limitati alle tribune. Gli assistenti vengono esortati anche a reagire se sentono che un giocatore riceve in campo insulti a sfondo razzista. Simili forme di insulto possono infatti essere anche sanzionate dall'arbitro e in seguito dalle autorità disciplinari.

Ditelo all'arbitro 
Vi chiediamo di riferire all'arbitro quanto sentite o vedete, immediatamente o al termine della partita, in modo che i dettagli possano essere comunicati alla commissione disciplinare della UEFA tramite il referto arbitrale - ha spiegato Powar -. Uno dei problemi che abbiamo dovuto affrontare nella lotta al razzismo è la mancanza di denunce dirette. Ciò ha portato a proteste da parte dei giocatori che hanno ricevuto insulti, perché i casi non possono essere esaminati. Un procedimento disciplinare viene avviato solo se l'incidente compare nel referto.

"Responsabilità di agire"
"Il razzismo è un problema morale e sociale - ha proseguito -. Infanga le competizioni UEFA e il calcio in generale. È contrario allo spirito del calcio. Abbiamo tutti la responsabilità di agire per affrontare il problema".

"Sostegno inestimabile"
"Non vi chiediamo di essere gli occhi e le orecchie della UEFA. È chiaro che avete altre priorità nel vostro ruolo, ma siete vicino al pubblico e naturalmente il vostro sostegno e il vostro aiuto sono inestimabili".

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