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Ronaldinho non si fida di Ronaldo

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Il fantasista del Barcelona indica nel centravanti brasiliano il pericolo numero uno nella sfida di domenica contro il Real.

di Brian Brownstein

Ronaldinho ha messo in guardia la squadra dell’FC Barcelona dal suo compagno di squadra nel Brasile Ronaldo, in vista della partita che lo squadrone catalano disputerà domenica sera sul campo del Real Madrid CF.

'Sempre il più forte'
Rispetto ai suoi standard abituali Ronaldo sta disputando una stagione non entusiasmante, con appena 12 gol in 30 partite di campionato al suo attivo, ma ora il suo complice di tante imprese in nazionale teme che sia arrivato il momento della riscossa per l’attaccante del Real. “Entrambi i club schierano forti reparti offensivi, ma per me Ronaldo rimane il più forte attaccante in Spagna e forse nel mondo”, ha confessato Ronaldinho a uefa.com.

Consapevole del pericolo
“Non deve dimostrare niente a nessuno perché è il migliore attaccante in circolazione. Credo che rappresenterà un grosso problema per noi, perché Roni non segna da alcune partite. Questo significa che scenderà in campo con una gran voglia di segnare e sono sicuro che già adesso non sta pensando ad altro. La cosa mi preoccupa non poco”.

Nove punti di differenza
Il 'gran clásico' è sempre una partita importante, ma quella di domenica lo è più del solito. I ‘los blancos’ sono preceduti di nove punti dal Barcellona nella lotta per il titolo nella Primera División. Ronaldinho sa bene che il Real Madrid deve vincere per mantenere in vita le proprie speranze.

Corsa per il titolo
“Se vincono il derby, il nostro vantaggio si ridurrà a sei punti e io credo che questa prospettiva sia di grande stimolo per loro. Se domenica, invece, battiamo il Real, allora il titolo sarà molto più vicino al Camp Nou. Finora sono stato abbastanza fortunato da non perdere mai contro il Real da quando gioco del Barcellona”, ha detto.

Nessun timore
Essendo uno dei più pericolosi attaccanti sulla scena calcistica, Ronaldinho sarà sicuramente tenuto sotto stretta sorveglianza. Il trequartista, comunque, dichiara che non teme di subire un marcamento a uomo e spiega perfino come ha intenzione di sfuggire a tali attenzioni.

Marcatura stretta
Queste le parole del giocatore 25enne: “Se così sarà, credo proprio che avrò di fronte Thomas Gravesen, che considero un centrocampista arretrato di grande valore. In ogni caso, mi terrò in costante movimento in tutto il campo chiedendo di ricevere il pallone, perché questo è il modo migliore di comportarsi di fronte ad una marcatura ad uomo. Sarà un vantaggio per i miei compagni e servirà a creare più opportunità per loro”.

Terzo allenatore
In questo campionato il Real ha avuto molti problemi, pur non dovendo sempre guardarsi da Ronaldinho. I giocatori sono ora alle dipendenze del terzo allenatore della stagione, Vanderlei Luxemburgo, mentre sono di fronte alla prospettiva di concludere la seconda stagione consecutiva senza alcun trofeo all’attivo. Il giocatore premiato dalla FIFA come miglior calciatore del mondo ha una sua opinione a riguardo.

'I giocatori migliori'
Ha detto: “Non credo che ci sia qualcuno che conosca veramente le cause dei problemi del Real in questa stagione, perché tra di loro ci sono molti grandi calciatori. Nel calcio, però, qualche volta non basta avere i giocatori migliori. Serve qualcosa di più e questo è il segreto del calcio. Forse non hanno schierato con regolarità una squadra titolare, come avrebbero dovuto fare. Questo può fare la differenza.

La passione per il calcio
“Per alcuni la cultura del 'galáctico' che circonda il Real è un aspetto negativo, ma non credo che siano stati i giocatori a crearla. Non penso che ai giocatori piaccia essere chiamati ‘galácticos’ – ha proseguito –. Io preferisco pensare al calcio, che è ciò che mi diverte e che amo praticare. Voglio segnare per i mie compagni di squadra, vincere le partite e conquistare trofei. La definizione di 'galáctico'? Non fa per me”.