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Piccoli club in pericolo

L'incubo del Wrexham dimostra che molti club inglesi attraversano un momento di grande difficoltà.

di Andrew Warshaw

Mentre le squadre al vertice della gerarchia calcistica inglese si stavano guardando intorno per portare a termine operazioni di mercato nelle ultime settimane di gennaio, scendendo di due categorie, il Wrexham FC si è pericolosamente avvicinato all’orlo del baratro.

Un salvatore in arrivo
La settimana scorsa, dopo una stagione piena di difficoltà che aveva visto la squadra subire una penalizzazione di dieci punti per essere stata posta in amministrazione controllata al fine di evitare una sentenza di fallimento, la società, nata 132 anni fa, con una grande tradizione di tifo locale, ha ricevuto la notizia che i propri sostenitori sognavano: l’arrivo di nuovo acquirente per mantenere il club in vita.

Al momento giusto
L’intervento dell’imprenditore locale Andy Smith non servirà a tirar fuori la squadra del Galles del nord dalla zona retrocessione, ma i tifosi sanno benissimo che le cose avrebbero potuto andare molto peggio. La società avrebbe potuto scomparire del tutto se fossero andati in porto i progetti del precedente proprietario Alex Hamilton, intenzionato a vendere il Racecourse Ground, impianto del club, ad una società immobiliare.

Solidarietà dei tifosi
Ora, per la gioia dei tifosi del Wrexham, c’è una luce ben visibile alla fine di quel tunnel che in precedenza appariva completamente buio. Tifosi di tutto il paese avevano programmato di dar vita, sabato scorso, ad una manifestazione di solidarietà per mettere in risalto non solo il dramma del Wrexham, ma anche di altri piccoli club.

Giornata di unità
Sebbene questa ‘giornata di unità’ abbia perso un po’ del significato originale, la sua ‘ragion d’essere’ rimane inalterata. Fino a prima dell’arrivo nel nuovo proprietario il Wrexham era ad un passo dall’umiliazione di essere la prima squadra nelle maggiori quattro divisioni inglesi ad uscire di scena, da quando questo triste epilogo era toccato, nel 1992, all’Aldershot Town FC.

Casi simili
Il caso del Wrexham è comunque servito a gettare luce sul problema che colpisce gran parte dei piccoli club inglesi. Società come Bury FC, Grimsby Town FC, Notts County FC e Bradford City FC, con un passato nella Premiership, si sono pericolosamente avvicinate ad un punto di non ritorno, mentre Leeds United AFC, un tempo squadra di grande prestigio, ha dovuto fronteggiare un futuro molto incerto fino al momento in cui, a gennaio, Ken Bates, ex proprietario del Chelsea FC, non è diventato socio di maggioranza.

Brutte esperienze
Nic Otterside, tifoso del Brighton and Hove Albion FC, squadra che 22 anni fa andò vicinissima a battere il grande Manchester United FC nella finale di FA Cup, ma che oggi è costretta a giocare in un anonimo stadio di atletica della città, ha detto: “L’Aldershot è fallito 12 anni fa e in quel periodo molte altre squadre di calcio si sono trovate sull’orlo del precipizio. In molti casi queste crisi sono state causate da una cattiva gestione o da presidenti e proprietari che hanno badato unicamente al loro tornaconto”.

Impianto nuovo
Per ironia della sorte il problema delle gestioni irresponsabili è stata la vera ragione che ha portato la Lega Calcio inglese ad introdurre la penalizzazione di dieci punti per tutti i club posti in amministrazione controllata. Per quanto riguarda il Brighton, conosciuto anche come Seagulls, il problema non è stato la cattiva gestione, ma gli ostacoli burocratici. Il club, privo di una stadio permanente da otto anni, ha speso quasi 1,5 milioni di euro in un contenzioso nel disperato tentativo di trasferirsi in un impianto, già pronto, con un capienza di 26.000 spettatori.

Situazione critica
Il presidente del club Dick Knight ha detto che il Brighton non può sopravvivere a lungo in questa situazione e a Otterside non rimane che prendersela con il triste destino della sua squadra. “Quando abbiamo perso il nostro stadio, il Goldstone Ground – venduto per costruire un centro commerciale – siamo stati ad un passo dalla fine – ha detto -. Anche adesso la nostra squadra non dispone di una sede propria e tira avanti stagione dopo stagione. È venuto il momento di intervenire per salvare il cuore del calcio inglese”.

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