Shevchenko spegne la Lazio
domenica 26 settembre 2004
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Serie A: Due gol del centravanti decidono la gara. Biancocelesti autori di una prova generosa e sfortunata.
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Nel posticipo della quarta giornata di campionato, l'AC Milan supera la S.S. Lazio in virtù di una doppietta realizzata nella ripresa da Andriy Shevchenko. Ottima prestazione dei padroni di casa, in vantaggio nel primo tempo con Fernando Couto. Nel Milan espulso Massimo Ambrosini a inizio ripresa.
Milan pericoloso
La Lazio, molto ben disposta in campo, non concede nulla agli avversari durante la prima mezzora. I padroni di casa controllano i tentativi del Milan con diligenza e ripartono regolarmente mettendo in difficoltà la statica difesa rossonera. Le prime occasioni sono però del Milan che va vicino al gol in un paio di occasioni con l'ex Hernan Crespo prima e Andriy Shevchenko poi.
Couto sblocca il risultato
Ma è la Lazio a trovare il vantaggio al 37'. Lungo lancio dalla destra di Emanule Filippini che scavalca la difesa rossonera e trova Couto libero sulla sinistra. Tutto facile per il difensore portoghese che di testa indirizza il pallone alle spalle di Dida realizzando il secondo gol personale nel giro di pochi giorni.
Maldini sfiora il palo
La rete della Lazio sveglia il Milan che reagisce con determinazione. Al 40' un ottimo intervento di Angelo Peruzzi neutralizza una conclusione di Shevchenko sul primo palo, e sullo scadere del tempo un colpo di testa di Paolo Maldini sfiora il palo con il portiere biancoceleste immobile.
Shevchenko firma il pari
Massimo Ambrosini viene espulso in avvio di ripresa per un fallo ai danni dell'inesauribile Emanuele Filippini ma il Milan mantiene alta la pressione e al 70', sugli sviluppi di una mischia in area di rigore, Shevchenko trova la girata che vale il gol del momentaneo pareggio.
Shevchenko uomo partita
La Lazio si disunisce mentre il Milan trova forza fresche in panchina e cresce sull'asse Andrea Pirlo-Jon Dahl Tomasson. Al 74' un lancio di Kakà trova Shevchenko sulla destra. L'attaccante ucraino va via in velocità e supera Peruzzi con un violento diagonale mettendo a segno il gol del raddoppio.
Orgoglio Lazio
Il tecnico biancoceleste Domenico Caso inserisce anche Paolo Di Canio e i padroni di casa si riversano nella metà campo avversaria, ma senza troppa fortuna. Le speranze laziali si spengono definitivamente quando un colpo di testa in tuffo di Simone Inzaghi si infrange contro la traversa della porta difesa da Dida.