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Studi sugli infortuni per un futuro più sereno

Area medica

Il numero di aprile di "Medicine Matters" e il primo Forum Medico UEFA per Club Elite evidenziano il valore degli studi a lungo termine sugli infortuni al Campionato Europeo e in UEFA Champions League.

Franck Ribéry è stato uno degli infortunati di maggior rilievo a EURO 2008
Franck Ribéry è stato uno degli infortunati di maggior rilievo a EURO 2008 ©Getty Images

Il numero di aprile di "Medicine Matters", pubblicazione ufficiale della UEFA, e il primo Forum Medico UEFA per Club Elite evidenziano il valore degli studi a lungo termine sugli infortuni al Campionato Europeo e in UEFA Champions League.

Dati preziosi
Con due articoli, Jan Ekstrand, secondo vicepresidente del Comitato Medico UEFA, offre una panoramica e interpreta i dati ricavati a UEFA EURO 2008™ e nella stagione di UEFA Champions League 2007/08.

Tendenze agli Europei
L'articolo "Studio sugli infortuni a EURO 2008" esamina i dati ricavati agli Europei UEFA del 2008, seconda opportunità di ricerca del progetto in sette anni. Allo studio hanno partecipato tutte le 16 squadre del torneo, che hanno seguito la condizione fisica 368 calciatori confrontando i risultati con quelli di quattro anni prima in Portogallo. Il rapporto termina con un elenco di punti tra i quali si legge che i casi di infortunio sono stati superiori. Inoltre, a UEFA EURO 2008™, il rischio di infortunio durante gli allenamenti è stato inferiore rispetto alla stagione per club perché, nei tornei internazionali, ci si dedica maggiormente al recupero e alla riabilitazione. Curiosamente, il rischio di infortunio per i giocatori più giovani è stato due volte superiore a quello dei colleghi più vecchi.

Prevenzione degli infortuni
I dati acquisiti nell'ultima stagione di UEFA Champions League servono invece a rispondere alla domanda "Quanto sono importanti gli allenatori e i preparatori nella prevenzione degli infortuni?", secondo articolo del prof. Ekstrand. L'autore spiega che la coordinazione la comunicazione tra l'allenatore, i preparatori e lo staff medico è fondamentale per la prevenzione degli infortuni. L'opinione si basa su sette anni di controlli in UEFA Champions League.

Forum al via
Nel suo editoriale, il dr. Michel D'Hooghe, presidente del Comitato Medico UEFA, definisce il progetto di ricerca sugli infortuni "una base su cui fondare i futuri miglioramenti". Quindi, parla della "preziosa opportunità di ritrovarsi, conoscere altri colleghi e imparare reciprocamente" offerta dal primo Forum Medico UEFA per Club Elite. Il convegno dei medici delle squadre che partecipano o hanno partecipato alla UEFA Champions League, e che hanno collaborato agli studi sugli infortuni del Comitato Medico UEFA, ha riunito i delegati 17 di squadre e nove paesi presso la sede UEFA di Nyon. Un articolo dettagliato nel numero 17, "Il Forum parte con il piede giusto", passa in rassegna le discussioni pratiche svoltesi al convegno, definite "un passo importante verso l'uniformità in Europa, indipendentemente dallo status dei medici dei club".

Infrastrutture mediche
Nell'articolo "Cure d'emergenza per i giocatori", Alan Hodson, membro del Comitato Medico UEFA e, per molti anni, innovatore nel settore medico e atletico della Federcalcio inglese, spiega come le squadre inglesi di alto livello abbiano reagito all'esigenza di infrastrutture mediche adeguate. Hodson evidenzia inoltre le iniziative e le norme adottate dopo i numerosi infortuni alla testa riportati all'inizio della Premier League 2007/08.

Controlli antidoping
Infine, una nota positiva per la medicina nel calcio. Il rapporto "Tightening the Net" ("Infittire la rete")  evidenzia che il 2008 ha fornito dati rassicuranti sul fronte antidoping, ribadendo che i controlli sono stati eseguiti in modo più approfondito senza segnalare maggiori casi di abuso. In altre parole, c'è motivo di essere soddisfatti, ma sicuramente non compiacenti.

Cliccare qui per leggere il numero 17 di Medicine Matters.