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Gli auguri della UEFA alla rete FARE

Anti razzismo

La rete FARE (Football Against Racism in Europe), da anni partner di responsabilità sociale della UEFA, è stata applaudita per la sua opera di rafforzamento dell'impatto sociale del calcio.

La conferenza Football for Equality di Vienna (13-14 dicembre)
La conferenza Football for Equality di Vienna (13-14 dicembre) ©FlorianStecher

La rete FARE (Football Against Racism in Europe), da anni partner di responsabilità sociale della UEFA, è stata applaudita per la sua opera di rafforzamento dell'impatto sociale del calcio.

Affrontare i problemi
Durante il ricevimento con i giornalisti alla Conferenza Football for Equality di Vienna, evento di due giorni organizzato per il 10º anniversario della rete FARE, Patrick Gasser, direttore della responsabilità sociale UEFA, ha elogiato la rete FARE per il suo impegno. Gasser ha dichiarato che le partnership che uniscono la famiglia calcistica europea a organizzazioni specializzate come la rete FARE "aiutano a sostenere le attività per i giovani, garantendo benefici per tutti (soprattutto per i gruppi meno privilegiati ed emarginati) e che il calcio resti uno strumento efficace per affrontare i problemi che interessano la società europea".

Piattaforma
La UEFA sostiene da tempo la rete FARE, nata nella capitale austriaca nel 1999, offrendo assistenza finanziaria e una piattaforma di alto profilo in cui trasmettere il messaggio antirazzista. Ogni autunno, per esempio, le partite di UEFA Champions League danno molta visibilità alla FARE Action Week. "Sfruttando la preziosa visibilità del calcio per scopi non commerciali, la UEFA integra le attività sociali nei propri tornei, illustrando il grande impatto sociale del calcio e permettendo a bambini, disabili, minoranze, emarginati e altri di diventare una parte integrante e accettata non solo del calcio, ma anche della società", ha aggiunto Gasser a proposito della collaborazione.

Rispettare le differenze
Il dirigente UEFA ha anche spiegato che la campagna Respect dell'organo di governo del calcio europeo non si è solo consolidata, ma ha anche perfezionato la missione di responsabilità sociale. "La campagna Respect vuole promuovere la responsabilità sociale, basandosi non solo sul rispetto per avversari, direttori di gara, tifosi e inni nazionali, ma anche su problemi che interessano la società europea. L'Europa ha una grande tradizione culturale e varietà sociale. Per questo, è importante celebrare, e soprattutto rispettare, le differenze e le diversità che arricchiscono il nostro continente".

Unire lo sport e il sociale
"La campagna Respect completa l'ampio ventaglio di programmi calcistici e sociali della UEFA – che puntano a combattere la violenza, il razzismo, la xenofobia, l'omofobia e qualsiasi forma di discriminazione – e le attività che favoriscono il sostegno da parte dei tifosi, il dialogo interculturale, l'accesso alle partite per i diversamente abili, gli aiuti umanitari, la salute e l'impegno ambientalista".

Bene comune
"Il calcio europeo si è evoluto ed è presente in vari livelli della società. Quindi, è possibile utilizzare la sua enorme popolarità per combattere le piaghe sociali, promuovere l'impegno civico e difendere le principali cause umanitarie. La campagna Respect ci permette di riunire tutti gli elementi per rafforzare l'impatto del calcio. È un concetto che sintetizza tutto il nostro lavoro in materia di responsabilità sociale. Il calcio non significa solo guadagnare e avere gloria".

Premio
La campagna Respect è stata inaugurata prima di UEFA EURO 2008™ e ha ricevuto subito il 'Willi Daume World Fair Play Trophy', del Comitato internazionale per il Fair Play, per il suo contributo importante nella promozione del rispetto e del fair play in Austria e Svizzera.